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schiavo - the run jesolo

Questa volta inizio dalla fine. Appena tagliato il traguardo vengo indirizzato al posto di ristoro posto sulla destra dell’arrivo. Tre tavoloni stretti con sopra bottigliette d’acqua, bottigliette di integratori, 2 cassette in plastica con banane e pesche. Ho corso 10 chilometri e sul percorso un solo ristoro, poco visibile con comunque gentili amici che porgevano bicchieri (!) d’acqua, e dal bicchiere sappiamo quanto è difficile bene.

Dicevo dopo aver finito mi avvicino al bancone e prendo una bottiglia d’acqua, una d’integratore ed una banana. Un addetto al ristoro mi comunica che posso prendere una sola bottiglia: o acqua o integratore. Lo guardo e chiedendo di ripetere perché forse non avevo capito lui mi ripete tutto aggiungendo che se tutti fanno come faccio io non resta materiale per tutti. Senza alterarmi, ho appena finito la gara ed il fegato dal 4° chilometro mi ha fatto soffrire già abbastanza, gli rispondo che è compito dell’organizzatore garantire un ristoro adeguato per tutti. Nel frattempo molti altri atleti giungono al poto di ristoro ed ognuno cerca di recuperare al meglio. Nessuno “arraffa”, ma ognuno si serve di quanto gli necessita. La quota gara, € 12,00, non è che poi bassa. Come spesso mi accade non critico manifestazioni per sentito dire, ma partecipo, pago e dopo dico la mia. Inoltre un altro appunto può essere fato sulle premiazioni nel senso che già le categorie sono diverse da quelle della federazione, non ogni 5 anni, ma categorie ogni 10 anni , ma soprattutto sul numero dei premiati: solo il primo di categoria … un po’ poco per una manifestazione che si presenta con Villaggio, Miss, Sponsor e alla fine si perde sulle premiazioni per coloro che sono poi gli attori della giornata: i podisti. Certo è che il prossimo anno la gara non mi vedrà ai nastri di partenza, sempre che le cose nel frattempo non cambino. Sembra nella parte finale parlo anche della consegna borse. Prima della partenza consegno la mia borsa ai due gentili persone dello staff. Nessun segno contraddistingue o segnalerà la mia consegna. Pochi sono coloro che hanno utilizzato il mezzo messo a disposizione. Lascio il mio zaino e mi porto alla partenza. A fine gara, dopo aver bevuto e mangiato la banana vado a riprendere lo zaino. Il camion è aperto e nessuno a presidiare le borse lasciate incustodite. Provo a chiamare qualcuno, ma nessuno mi sente e nessuno arriva. Nel frattempo arriva un altro atleta e decidiamo di montare sul camion e prelevare il nostro zaino per poterci cambiare. Scendiamo e ci cambiamo li nei pressi … mentre il camion resta ancora privo di sorveglianza …. mi auguro che tutti abbiano trovato quanto consegnato. Prima di passare a raccontare della gara un’altra segnalazione è riservata al parcheggio a pagamento per tutti … forse si poteva pensare a qualcosa di diverso oppure devo pensare che visto che un’atleta spende 12 euro per gareggiare può anche spendere 3 o 4 euro in più per parcheggiare? Se il prossimo anno mettono anche i bagni a pagamento tutto raggiunge la perfezione.

Ma passiamo alla gara. Il ritrovo è fissato in piazza Mazzini, una delle piazze centrali di Jesolo. La partenza verrà data alle 20,30 ,  ma già dalle 16,30 la piazza è animata dal “villaggio”. Veloce la consegna del numero con il chip che dovrà essere riconsegnato a fine gara per ricevere il pacco gara( maglia “tecnica”, 1 bottiglia d’acqua da 50 cl, una d’integratore da 50 cl, una barrettina ai cereali, una merenda). Ritiro il mio numero e porto tutto in macchina per attaccare il numero alla maglia e cambiarmi. Verso le 18,00 sono di nuovo in piazza dove anche molti altri podisti si stanno raccogliendo. L’iscrizione, sia alla competitiva che alla non competitiva, è ancora aperta  cosi come alla Kids run(corsa per i giovanissimi).

Lo speacker segnala i nomi di coloro che potrebbero contendersi la vittoria in campo maschile ed in quello femminile. Viene fatto il nome di Sara Berti, ma non la conosco, anche se lo scorso anno ha vinto la 1^ edizione della gara, e di Silvia Sommaggio. In campo maschile riconosco Giovanni Iommi e l’amico Paolo Sandali.

Ore20,30, conto alla rovescia e colpo di pistola … si parte . Siamo oltre 800 e benché fossimo davanti occorre prestare la massima attenzione a non cascare.

Infatti non esiste divisione tra competitivi e non competitivi, tutti accalcati.

Alla fine tra le donne vince la Sommaggio, che precede la Berti e la Paloma Salado mentre tra gli uomini è l’amico Paolo Sandali a tagliare per primo il traguardo con il tempo di 31'01''. Solo nell’ultimo chilometro è riuscito a staccare Michele Giofrè (31'06'') di quel tanto che basta. Terzo a salire sul podio è Simone Gobbo che chiude la sua gara in 32'02''.

Per quel che mi riguarda 4^ piazza di categoria, ma la sorpresa per la nostra società, l’Amatori Atletica Chirignago,  è la vittoria di categoria di Sergio Busetto. E pensare che non voleva venire a correre e che solo grazie all’insistenza dell’amico Mauro Minervini è venuto. Una vittoria che premia un atleta che non ha mai smesso di allenarsi anche quando alcuni acciacchi si facevano sentire di più. BRAVO SERGIO!!!

Alla fine è stato premiato, ma il premio si è dimostrato in linea con l’evento: una mini bag dello sponsor ….poco, veramente poco e ciliegina sulla torta la consegna dell’assegno alla società organizzatrice come squadra con il maggior numero di partecipanti.

Sul sito www.amatorichirignago.com altri commenti ed immagini.