Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

Cara Rosa, ti ringrazio per la disponibilità concessami, la tua mi sembra un po’  “Una vita da Mediano…”

rosa alfieri

Il mio augurio è quello di vederti  sempre… “ ”… li nel  mezzo e a lavorare con il cuore e i  polmoni…una vita da mediano con dei compiti precisi  a coprire certe zone  a giocare generosi… sempre lì, lì nel mezzo finché ce n'hai stai lì  a recuperare secondi…lì  sempre lì… lì nel mezzo finché ce n'hai stai lì ...a recuperare”  almeno gli 11 secondi che ti mancano alle 3 ore in maratona! Visto che sei di  Correggio come il LIGA…  non posso che salutarti  con un arrivederci alla sua maniera: “Ci vediamo da Mario…”

Curiosando:  sapevi che lo stesso giorno ha dato i natali al più celebre tuo  conterraneo Luigi Pirandello siculo di Agrigento, 28 giugno 1867 scrittore e poeta italiano premio Nobel per la letteratura nel 1934.
In campo storico Il 28 giugno,  correva l’anno 1946, è stata la data nella quale  Enrico De Nicola fu eletto  primo presidente della Repubblica.

 

In campo sportivo il 28 giugno sono nati personaggi del calibro di: Pietro Mennea, barlettano, l’indimenticabile velocista azzurro, olimpionico e detentore del record sui duecento metri fino all’avvento di Michael Johnson. Fabrizio Mori (Livorno, 28 giugno 1969) ex atleta italiano specialista dei 400 m ostacoli di cui é stato campione mondiale a Siviglia 1999!!!

Ecco poi una carrellata di altri personaggi tra gli altri, nati il 28 giugno in diversi anni: Sabrina Ferrilli attrice nata a Fiano Romano nel 1964, Jerry Calà: nato a Catania il 28 giugno 1951, attore, sceneggiatore e regista italiano. John Cusack 1966, attore e sceneggiatore statunitense.

L’alfabeto, perché è  la prima cosa che s’impara a scuola, e io ho tutto da imparare!
Domande serie, altre di più! Oltre naturalmente alle domande  curiose.

 

Eccola:

 


 

 

 

A proposito  del doping
(Di la tua e attribuiscigli uno o più aggettivi.)

R:   Mi chiedo: “è così necessario doparsi?” penso che chi    lo fa non creda alle proprie potenzialità o più semplicemente cerchi delle scorciatoie. Ci vorrebbero più controlli anche tra gli amatori, con severe punizioni per chi viene “beccato”. Aggettivi? Penoso! Scandaloso!  

 

Basta!    
(A cosa e …cosa basterebbe…)

R:  Basta con il doping! Basta vedere gente morire pur di vincere o di migliorare il proprio best time. Che senso ha finire una maratona in 2:40 cosciente che quel tempo non è frutto del tuo sudore? E’ l’equivalente di tagliare il percorso di gara. Impariamo innanzi tutto ad essere umili, accettare qualche volta di non essere al top, e magari di perdere! E mettiamoci in testa che non c’è miglior vittoria di quella guadagnata con il sudore e la fatica!! 

 

Corsa 
(Che cos’è per te Semplicemente perché corri)

R:  Per me la corsa è qualcosa che mi fa star bene non solo fisicamente ma anche mentalmente, è qualcosa che sento dentro di me, e non mi costa fatica farlo regolarmente! Provate per credere.

 

Descriviti
(Che runner…E come sei una volta smessi i panni sportivi. Hobby, passioni, insomma com’è Rosa donna.)

R:    Allegra, ottimista, semplice, determinata in tutto: nello sport, nel lavoro e nella vita. Senza maglietta e pantaloncini sono una persona che ama stare in compagnia di poche ma buone persone, amo leggere e viaggiare. Sono sincera ed affettuosa, ma divento una belva se mi  prendono in giro!

 

E … se avessi fatto un altro sport?
( Quale e con quali risultati, quali ti piacciono)

R: Sono nata nel mondo dell’atletica (1000, 3000 e 5000) nel Cus Palermo, il mio obiettivo era di farlo come professionista, ma nascere donna negli anni ‘70 a Valderice (Trapani) mi ha sicuramente penalizzata: a quei tempi veder correre una donna era quantomeno inusuale, soprattutto in provincia, così ho dovuto accantonare il sogno di partecipare ad una olimpiade con la fantastica maglia della Nazionale! Come alternativa all’atletica avrei fatto nuoto.

 

Finalmente…
(Cosa?)

R:     Lasciata l’amata Sicilia e il Cus, e dopo un periodo di distacco dall’atletica per ricostruirmi una vita nella mia nuova realtà Emiliana, finalmente ho rispolverato le scarpette da running, e ho incoronato un grande sogno che da molto covavo dentro: la Maratona di New York. Era il 1999 e da allora non ho più smesso di correre. Oggi posso dire di essere un BUON AMATORE….!

 

Gare  …curriculum.
(La 1° in assoluto, l’irrinunciabile la tua futura di “punta”)

R:   Da circa un anno sono presa dalla mezza maratona, è una distanza a me molto congeniale che corro bene e con facilità e che mi ha dato molte soddisfazioni, ma alla fine la gara dove Rosa Alfieri si mette alla prova è sempre la regina di tutte le gare: la Maratona!!!

 

Hanno detto…. 
(Una “frase celebre” famosa, che ti è rimasta, vale anche una di un amico o di un  familiare)

R:   L’altra sera guardavo un film e mi è rimasta in pressa una frase: “vedi, in questo album ci sono solo foto colorate, che rappresentano momenti felici, ma ricordati che la vita è fatta anche di tante foto grigie, ma che qui non vedi, che servono a portarti da una foto colorata all’altra”

 

Integrazione…
(Nello sport è semplice; lo vediamo tutti i giorni anche nel podismo. Nella società è un po’ diverso…)

R:    Parola un po’ difficile e a volte anche un po’ abusata. Parola che dovrebbe esprimere un concetto “positivo”, ma che spesso ne assume uno “negativo”: da soluzione a problema. Certo nell’ambiente sportivo il “diverso” fa meno fatica ad essere accettato, anche nell’atletica correre a fianco di certi atleti di colore che sembrano “volare” riempie davvero di gioia. Nella vita di tutti i giorni è un po’ diverso, ci sono ancora un po’ di cose da sistemare, perché così non va bene: sicuramente noi dovremmo imparare ad essere un po’ più tolleranti, ma anche loro dovrebbero imparare a rispettare le regole dei Paesi ospitanti. Nessuno vuole snaturare i loro usi e costumi, ma ripeto, ci sono delle regole che vanno rispettante da tutti, anche da loro. 

 

Libertà   
(Parola semplice, ma difficile, la tua  idea)

R:    Mmmmh…. Apparentemente siamo tutti liberi, ma nella  realtà?

 

Messaggio…
(Invia un messaggio a…Chi che sia!)

R: Ricordiamoci che si vive una volta sola e che la vita è breve. Perché dobbiamo essere invidiosi, nervosi, rancorosi? Cerchiamo di vivere bene, rispettando il prossimo  e volendoci bene.

 

Non so che darei…
(Per far…o per cosa)

R: Dal lato umano odio vedere le persone infelici e tristi, vorrei un mondo quasi perfetto, il “mondo che non c’è”. Dal punto di vista sportivo, non so che darei per indossare 1 volta nella vita la maglia della Nazionale, magari ai Giochi Olimpici.

 

Obiettivo                   
( Prossimo obiettivo come donna, e come podista? )

R:     Come donna mi piacerebbe trovare un posto di lavoro capace di darmi soddisfazioni e sicurezza, visto gli ultimi 2 mesi di cassa integrazione e di problemi aziendali vari. Come podista spero che arrivi sta benedetta maratona sotto le 3 ore, vista la beffa di Reggio 2008, chiusa in 3:00:11

 

Poni una domanda al tuo intervistatore    
( Quella che vuoi.)

Cosa pensi delle discriminazioni che ancora esistono tra uomini e donne nello sport e nella vita di tutti i giorni ?   

R: Purtroppo per troppi anni la donna si è “accontentata”, ma  non ha avuta altra scelta,  esclusivamente del  ruolo di fattrice, lasciando così terreno fertile all’egoismo dell’ uomo. Il quale senza alcuna difficoltà ha occupato tutti i settori nevralgici della società.

Oggi giorno, a gran fatica si cerca di “scappare” via da questo stallo e qualche piccolo risultato si inizia ad intravedere. Sia in  campo “pubblico sociale” che in quello sportivo. Certo è che questa “rivoluzione” deve partire dalla base: famiglia, posto di lavoro e tempo libero. Ritengo però che molto dipenda dall’intelligenza  media maschile…è qui la vedo dura!

Il mio spot  è: “…donne,    fuori le unghie e iniziate a “graffiare…! ”

 

Q42 km e 195 mt.   
(Li hai mai corsi? Li correrai? Cosa vogliono dire? A cuore “aperto”…)

R: Che bei numeri!! 42 = ogni kilometro ha la sua emozione, più vai avanti e più crescono le emozioni dentro di me, bellissimo!!!! E 195 metri di pianto: di gioia, ma anche di dolore, quando corri con i crampi. Ad oggi ho corso 27 maratone, e ognuna mi ha lasciato sensazioni diverse.

 

Rewind, inizio tutto…
(Quando è scattata la “scintilla” per la corsa. In quale occasione?)

R:   La scintilla è scoccata molto presto: a 8 anni con i classici Giochi della Gioventù, dove già mi distinti sia nelle campestri sia in pista. Da li è nato questo amore infinito per la corsa, infatti pur se costretta dalla vita a smettere, appena ho potuto ho ripreso a farlo. E’ proprio vero: (il primo amore non si scorda mai!!   

 

Sorriso
(A chi lo regaleresti se fossi in possesso di una “bacchetta magica”)

R: Innanzi tutto alla mia famiglia, cioè mamma e papà, due persone che hanno sofferto tanto. Poi a tutti quelli che stanno male o sono abbandonati; ai vecchi che spesso non ci rendiamo conto che, arrivati al capolinea della loro esistenza, a volte travagliata, e spesso fatta anche di rinunce a favore prima dei figli e poi dei nipoti, hanno il diritto di vivere serenamente e dignitosamente gli ultimi giorni del loro viaggio; e ai bambini che hanno il diritto di crescere innocenti in un mondo sereno e tranquillo, perchè  sono il nostro FUTURO

 

Tornare &  andare
(Tornare dove, andare perché)

R: Non sarebbe male poter tornare all’età di 15 anni. Col senno di poi non avrei certamente smesso di correre, avrei continuato il mio percorso ideale e chissà, magari sarei riuscita ad entrare in un gruppo sportivo come professionista. Andare a Boston. Perché? Ma per fare la maratona più antica del mondo! Ma per quello penso di essere ancora in tempo, o no?     

 

Una (auto) domanda
(Fatti una domanda alla quale vorresti rispondere, e che ahimè non mi è venuta in mente!)

D:  Dopo Berlino pensiamo anche di costruire un futuro nel mondo dell’atletica o parleremo 24 ore su 24  e 7 gg su 7 di CALCIO?

R: Ricordiamoci che l’Italia è una delle poche  nazioni che è tornata a casa dai Mondiali senza nemmeno una medaglia, anche se nutre grandi nomi di Maratoneti nei vari gruppi Sportivi, peccato però che ai nastri di partenza di questa specialità non fosse  presente nessuno/a!  Peccato davvero, tutto questo grazie anche ai mass media che non parlano mai d’Atletica, perché in Italia gli unici sport che esistono sono quelli che muovono i soldi veri: il Calcio e  l’Automobilismo.

 

Viaggi “nel tempo”nel passato o nel futuro?
( Se si potesse quale scegli, e  perché?)

R: Basta parlare del passato, ormai è andato e non torna più. Meglio concentrarci sul futuro. Penso di avere ancora tanto da costruire, sia come atleta sia come donna.

 

Zapping sui tuoi primi 3…anni.    
(Le varie “tappe” più significative, da quando ti ricordi ad oggi. La famiglia,scuola, primi sport, lavoro etc.…)

R: Eh eh…, è passato un po’ di tempo, vediamo un po’…. Mi ricordo quando mia mamma mi portava dalla nonna, un mondo misterioso, fatto di oggetti antichi e di tante coccole; e poi ricordo che non vedevo l’ora di saltare tra le braccia del mio papà, lui così grande e io così piccina… La mia famiglia è sempre stata molto unita e anche oggi che sono “grande” la ritengo la mia forza vincente: assieme si affrontano e si superano i problemi di tutti i giorni, e l’affetto e la sicurezza che mi da, mi aiuta anche come atleta.
Si si lo ricordo benissimo il mio primo giorno di scuola elementare, che emozione, mia mamma mi fece tante di quelle raccomandazioni tra le quali quella  a casa delle botte, allora io risposi” e se la Maestra mi da qualche schiaffo io glielo devo dare indietro?”.
Lavoro da quando avevo 5/6 anni, visto  che i miei avevano un’attività commerciale,  con un’unica  speranza: che arrivasse presto il sabato per prendere la PAGHETTA, le famose 2000mila lire!


A Rosa la  “chiusura”:

Intanto volevo ringraziarTi per questa bella intervista, bella idea, se è possibile volevo approfittare per fare diversi ringraziamenti in via ufficiale, GRAZIE a tutti quelli che fino ad oggi hanno creduto nel mio potenziale.

Grazie a Libero, Marcella, Beatrice (referenti dell’ATLETICA 85 FAENZA la mia squadra Fidal da Gennaio 2009 )per tutto quello che hanno fatto e stanno facendo in questo meraviglioso anno sportivo,  dandomi la possibilità di fare nuove esperienze ( vedi Campionati Italiani di Cross Master e Campionati Italiani di 10km Master, prossimo impegno 11 ottobre a Pavia dove si svolgeranno i Campionati Italiani Master di Mezza maratona, la sottoscritta ha vinto il titolo nel 2007 a Vigarano),  e che oltre al lato sportivo mi sono state vicine anche dal lato umano.

Naturalmente non mi resta che chiudere con i ringraziamenti ai miei amici e compagni d’allenamento e squadra della Pod. Correggio, la squadra del  paese dove vivo e di cui faccio parte come UISP, e  che dal 2009 siamo riusciti a trasformare in  una bella  squadretta competitiva.

Cosa dire Correre per star bene, Correre per avere sempre  il sorriso  sulle labbra.

Vi voglio BENE tutti, e  forse è dire poco.

 

BACI
Rosa Alfieri

 

Di Gilberto Costa
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.