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Calzando questo modello, la prima sensazione è quella di morbidezza, grazie al plantare in ortolite. La conchiglia che abbraccia il tallone e l'allacciatura integrata al sistema arch loch, le conferiscono una calzata avvolgente e prestante. Risulta allo stesso modo comoda all'avampiede, dove le dita rimangono libere, permettendo maggior sensibilità e reattività in fase di spinta. La calzata risulta così nel complesso comoda e confortevole.
Dai primi passi di corsa ci si accorge subito della grande flessibilità all'avampiede, dote impressionante per una scarpa A3. Usata con i plantari personalizzati, alle prime uscite è un po' duretta, ma macinando chilometri si scoprono le sue caratteristiche di grande ammortizzamento. Una scarpa con un'ottima stabilità, sia in fase di appoggio che di stacco. La rullata risulta essere armoniosa. Ha parimenti un'ottima trazione anche nel fuoristrada, grazie al buon grip, conferito dal disegno della suola, che caratterizza tutti i modelli Saucony. E' una calzatura che invoglia a correre.
SCHEDA TECNICA
TOMAIA: in comfortemp c° tessuto nonwovens con all'interno materiale mPCM.Il materiale usato dalla nasa per le scarpe usate nello spazio.
INTERSUOLA:
E.A.S. (Engineered Asymmetrical Sole) Procedimento molto complesso attraverso il quale Saucony costruisce l’intersuola e il battistrada, al fine di garantire al piede la massima stabilità e il massimo supporto durante le 3 fasi della corsa (appoggio, sostegno e stacco). Durometri, spessori, tecnologie di cushioning e inserti di supporto lavorano all’unisono, in totale sintonia con il piede, garantendo prestazioni e maggiore sicurezza per il runner.
HRC Pad (High Rebound Compound) É un cuscinetto di materiale polimero posizionato sull’avampiede, esteso sotto l’alluce, che lavora congiuntamente al sistema GRID® al fine di attenuare gli shock per un prolungato periodo di tempo, ridistribuire la spinta in modo proporzionale e offrire un eccezionale “cushioning” senza compromettere la flessibilità.
CRM (Custom Ride Management) é la concreta possibilità per il runner di scegliere la scarpa che più si adatta alle sue caratteristiche.
TRB È costituito da una barra di supporto che aiuta a mantenere un corretto movimento del piede. È utilizzato per dare supporto ai modelli più leggeri e offrire la necessaria rigidità durante le fasi della corsa.
SRC (Super Rebound Compound) Un’evoluzione dell’HRC, garantisce il 15% in più di risposta elastica all’impatto e dura il 10% in più dell’EVA.
SUOLA:
TLO (Triangular Lug Outsole) È una tecnologia brevettata da Saucony e applicata al battistrada che garantisce nel contempo eccezionale grip e cushioning. É un design a triangoli inclinati dal basso verso l’alto, all'occorrenza posizionati bidirezionalmente.
FXG (FLEX Grooves) Sono dei canali che tagliano trasversalmente la parte anteriore del battistrada e dell’intersuola che agevolano la flessione della scarpa durante la fase di stacco.
FXG (FLEX Grooves) Sono dei canali che tagliano trasversalmente la parte anteriore del battistrada e dell’intersuola che agevolano la flessione della scarpa durante la fase di stacco.
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SAUCONY
Nel 1910 a Cambridge Massachusetts, un calzolaio immigrato dalla Russia Abraham Hyde, aprì un negozio di scarpe che chiamò “A.R. Hide & Sons”. La “A.R. Hide & Sons” produceva e vendeva pantofole fabbricate con scarti di tappeti.
Queste pantofole divennero molto popolari e l’attività si allargò fino ad includere scarpe da passeggio, da donna e da bambino.
Nel 1932 Hyde aggiunse alla produzione due articoli di particolare interesse: la scarpa sportiva e i “pattini da divertimento” per il pattinaggio sul ghiaccio.
Nel 1938 sotto la direzione di Maxwell, figlio di Abraham, la linea atletica si sviluppò includendo scarpe da baseball, scarpette per pattini a rotelle e scarpe da bowling.
Durante la II Guerra Mondiale, la Hyde produsse stivali per l’esercito statunitense e fu l’unico calzaturificio americano, a ricevere lo stimato premio Army & Navy Award per l’eccellenza nella produzione.
Dopo la fine della guerra, Hyde riprese la produzione di scarpe sportive e nel 1952 acquistò la Illinois Athletic Shoe Company.
Durante gli anni ’60 la ditta produsse inoltre le calzature per gli astronauti della N.A.S.A..
Nel giugno 1965 gli scarponi indossati da Ed White, il primo astronauta americano a camminare nello spazio, avevano il marchio Hyde!
Nel 1968, Hyde acquisì la S.S.M.C. di Kutztown, PA; le scarpe da running Saucony rimasero un segreto ben custodito da un piccolo gruppo di appassionati di corsa fino al 1977, quando una diffusa rivista americana assegnò loro un premio.
La pubblicità che ne derivò contribuì al consolidamento del marchio Saucony, accrescendo la sua reputazione di scarpa di alta qualità e prestazioni tecniche innovative, doti per le quali è oggi apprezzato.
Da quella data Saucony ha stabilito lo standard in diverse aree:
1980 – TRAINER 80: scarpa con forma e calzata innovative
1983 – FLIGHT: prima scarpa al mondo con intersuola in EVA a doppia densità
1987 – INSTEP: prima scarpa tecnica da walking
1989 – CROSSPORT: scarpa polivalente su base tecnica running
1991 – GRID: primo sistema al mondo ad offrire contemporaneamente “cushioning” e “stability”
1998 – SAUCONY INC.: la società cambia nome
2006 – PROGRID: sostanziale evoluzione del sistema Grid
2007 – FLEXION PLATE: lamina in composito inserita nell’intersuola per dare grande reattività
L’origine del nome Saucony
Il nome Saucony nasce nel 1898 in una piccola cittadina della Pensylvania.
La S.S.M.C. iniziò la sua attività lungo le rive del fiume Saucony.
I nativi americani, che abitavano quella zona, coniarono questo nome che tradotto significa “Acque che corrono con leggerezza”; una frase appropriata vista la storia del marchio!
Il logo Saucony, infatti, è composto da una piccola onda, detta in inglese “RIVER” (fiume).
Oggi Saucony è specializzata nella produzione di scarpe tecniche da running di grande qualità ed alte prestazioni che hanno guadagnato la stima, il rispetto e la lealtà di numerosi atleti e appassionati di corsa in tutto il mondo.
Per noi Saucony una delle migliori scarpe tecniche presente sul mercato. Forse non tutti voi conoscono l'azienda americana, molto apprezzata nel suo paese, ma in Italia non viene tanto spinta e reclamizzata come le marche più blasonate. Noi possiamo dire che stiamo calzando diversi modelli e che ci troviamo veramente bene, al punto che quando provi una scarpa Saucony, non riesci più a cambiare scarpa!
Francesco Pisciotta - Km Sport Staff