Se analizziamo le sensazioni ricorrenti riportate da chi prepara il proprio organismo attraverso le attività dedicate alla flessibilità e alla mobilità articolare, appare chiara la sensazione di quanto sia importante avere un fisico sempre agile, flessibile, allungabile e capace di eseguire tutti i movimenti con la massima ampiezza attraverso le proprie forze o al limite coadiuvati da piccoli attrezzi e macchinari, senza subire spiacevoli infortuni.
La mancanza di un approccio legato ad una disciplina dedicata principalmente al miglioramento delle caratteristiche utili al corpo per muoversi in libertà e naturalezza, predispone infatti quotidianamente ognuno di noi a facili rischi per infortuni e dolori articolari di ogni genere, limitando la qualità della vita, la quantità dei movimenti e influendo negativamente sulla forza, la velocità, la scioltezza e la reattività del nostro corpo.
Se siamo consapevoli perciò che ogni attività quotidiana necessita di un fisico con muscoli sempre tonici, elastici e pronti ad ogni evenienza, promuovere una disciplina specifica, legata al miglioramento delle caratteristiche muscolari e articolari diviene un obiettivo importante per raggiungere un benessere psico-fisico globale continuo e costante.
Quando ci si accorge dalle proprie sensazioni, che una muscolatura molto retratta e contratta, risulta meno forte e spesso limitata anche nella capacità di movimento di una articolazione, bisogna riconoscere che la mancanza di una completa efficienza fisica comporta dei limiti considerevoli all’organismo, e diviene necessario valutare tutti i fattori che possono modificarne e migliorarne il comportamento e la funzione, per intervenire prontamente e correttamente evitando così ulteriori disagi per il corpo e la mente limitando tutte le possibili complicanze.
E’ necessario quindi adoperarsi sempre e in modo graduale, adeguato e consapevole per mantenere la completa funzionalità del nostro meraviglioso apparato locomotore, “la struttura portante del nostro organismo che ci permette ogni movimento”, per allontanarne i limiti, migliorarne le qualità e le potenzialità. Rimane comunque possibile e probabile che malgrado tutta la nostra buona volontà alcuni limiti fisiologici sembrino e appaiano talvolta insuperabili. Vi sono infatti a volte dei fattori concomitanti, condizionanti e limitanti per le nostre articolazioni e i nostri muscoli, che sono riconducibili alla genetica, alla capacità dei tendini e dei legamenti di estendersi adeguatamente e alla struttura ossea delle articolazioni a volte limitata dalle superfici articolari, che fisiologicamente possono entrare in contatto tra loro provocando dei forti e considerevoli attriti.
In ogni caso non è mai trascurabile l’insufficienza del livello di riscaldamento corporeo, che a volte è sottovalutata per delle cattive abitudini, o per la mancanza di consigli adeguati.
E’ importante quindi che qualsiasi attività fisica non abbia inizio senza che prima non si sia praticato almeno un adeguato riscaldamento corporeo per un tempo non inferiore a 10 – 15 minuti, per evitare con ogni mezzo a disposizione di predisporsi a rischi per contratture, traumi, stiramenti e strappi muscolari anche di grave entità. In alcuni momenti dell’anno risulta sensato valutare anche il livello di temperatura esterna che per lunghi periodi permane molto rigida insoddisfacente e inadeguata per le nostre esigenze (a volte anche all’interno di alcune strutture sportive), che deve sempre essere mitigata da un minuzioso, completo, consapevole e rigoroso condizionamento fisico generale da effettuarsi prima di ogni altra attività specifica.
Buona cosa è anche introdurre in aiuto al nostro equilibrio un considerevole condizionamento cardio-vascolare, attraverso l’aiuto di attività aerobiche di moderata entità, adatte al migliorando della circolazione sanguigna, delle funzionalità cardiache, delle performance e di tutte quelle funzioni protettive per il nostro corpo e le articolazioni, favorendo ancora una volta la mobilità, la coordinazione motoria, l’elasticità, sviluppando nel contempo una graduale riduzione delle tensioni muscolari e articolari, migliorando la capacità respiratoria, la resistenza allo sforzo e aumentando la facilità di movimento del proprio corpo nello spazio attraverso una maggiore e più ampia escursione articolare arricchendo consapevolmente la sensazione di salute globale del corpo, il recupero fisico e il rilassamento generale della mente.
Luca Ambrogi