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Ieri seconda tappa, sole, aria frizzante e pronostici sovvertiti. Salvatore Concas prende il volo, Galliano deve inchinarsi. Mirella Bergamo beffa la Rudasso e balza al comando della generale. Oggi si recupera la tappa innevata dell'altro ieri a Campitello.

Val di Fassa Running 2a tappa

Aria frizzante ieri mattina, spruzzata dalle cime dolomitiche ancora imbiancate e baciate da un sole tiepido, benvenuto dopo la nevicata improvvisa di lunedì alla Val di Fassa Running, in Trentino. Dunque ieri seconda tappa, a Campestrin, con un’inedita salita subito dopo Campitello che ha fatto selezione dura e alla fine dei 13,2 km di gara il successo è arriso ai secondi in classifica generale, un determinato Salvatore Concas (Genova di Corsa) ed una convincente...

... Mirella Bergamo (GS Valsugana). Come sempre il colpo d’occhio al via delle 9.30 è affascinante, oltre 400 runners che premono dietro l’arco di partenza, nel parterre lasciato libero dai “camminatori” partiti alle 9.

La gara è entrata subito nel vivo. I primi chilometri pianeggianti hanno incoraggiato i velocisti e così dopo i primi metri è passato a condurre Ridha Chihaoui tallonato da Vito Sardella, un allungo che ha sorpreso il gruppetto dei migliori e che li ha costretti a sostenere un’andatura molto “allegra”. Ma dopo il transito dal centro di Campitello la musica è cambiata. Una ripida e tecnica mulattiera ha subito messo a nudo le intenzioni dei più quotati. Il primo ad entrare nel bosco è stato il fassano Massimo Leonardi che era sfuggito alla grinfie di Galliano e Concas i quali si controllavano a vicenda inseguiti a loro volta da Di Cecco e da Chihaoui.
Man mano che il sentiero si inerpicava verso località La Crous la gara cambiava fisionomia, con Concas e Galliano ad imporre un ritmo impossibile per gli avversari. Leonardi, forse partito troppo forte, ha pagato dazio e si è fatto sorpassare dai due protagonisti annunciati di questa edizione della Val di Fassa Running.

Al ristoro di Baita Barcia Vecia, prima dell’ultima salita che conduceva i runners sulla forestale inizialmente pianeggiante e poi in picchiata, Concas aveva le redini della gara in mano, ma la sua ombra sullo sterrato si confondeva con quella di Galliano. I due erano vicinissimi, anche nello spettacolare guado che i due hanno affrontato come abili atleti del salto in lungo. Qualcuno, dietro, ha fatto un fresco pediluvio, ma non Mirella Bergamo che sulla prima salita si è messa a condurre la danza femminile. La Bergamo ha preferito allungare di un briciolo il tragitto e utilizzare la passerella, la Rudasso invece pur di rosicchiare qualche secondo è “volata” sul guado. Dietro la Nanu era ben staccata, con la Scarselli in recupero e la Fortin a distanza di sicurezza.

Tra i maschi, alle spalle di Concas, Galliano e Leonardi si è creato un piccolo gap e ad inseguire si sono messi Chihaoui, Di Cecco, Minici, Sardella, Ronca, Chiera e Piergiovanni, tutti ad alimentare la voglia di chiudere nei primi dieci.
Concas non ha più mollato la leadership, anzi l’ha difesa con i denti mentre Galliano era incapace di reagire, ma in grado di tenere sempre a vista il rivale.

Alla fine la gara non ha avuto scossoni. Concas è volato sul traguardo di Campestrin con 9” di vantaggio su Galliano, che si tiene ancora ben stretto il pettorale di leader della generale con oltre 2’ di vantaggio. Leonardi si è “accontentato” del terzo posto ed il suo imperativo ora è difenderlo fino al tappone di venerdì.

La gara femminile è stata comunque vivace. In discesa dopo il guado la Rudasso ha messo il turbo e sul fondovalle ha punzecchiato e sorpassato la Bergamo. Ma la trentina non si è data per vinta e con un colpo di reni ha messo il sale sulla coda della Rudasso ed è scappata via andando a vincere con 42” sulla ligure. Un distacco che ha consegnato alla Bergamo su un piatto d’argento anche il pettorale di nuova leader. Viviana Rudasso comunque non demorde, ed è pronta a ribattere colpo su colpo nella tappa di oggi. Sul podio di  anche la Nanu, terza, ma nettamente staccata in un momento in cui il suo stato di forma non è al massimo.

Oggii si recupera la tappa di lunedì, annullata per neve. Stesso percorso in programma, partenza da Campitello e subito salita con un tratto molto tecnico nel bosco che catapulta i runners ad oltre 2.000 metri di quota con spunti al 25%. Poi un passaggio al rifugio Micheluzzi e giù a Pian, fino a raggiungere il traguardo in pieno centro a Campitello. La Val di Fassa Running oggi ha atteso la riscossa dei “battuti” di ieri, Galliano e Rudasso. Lo spettacolo ne guadagna di sicuro.

Info: www.valdifassarunning.it