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La keniana Kirop sigla il nuovo record femminile con 2h23'37" e l'etiope Aredo vince la gara maschile. Alessandro Zanardi festeggia il compleanno vincendo l’importante sfida per la SLA assieme a Francesco Canali.

Venice Marathon 2011 - Podio

Venezia 23 ottobre 2011 – L’inedito percorso con il passaggio in piazza San Marco ha portato fortuna alla 26°Venicemarathon che si è corsa questa mattina da Stra (Riviera del Brenta) a Venezia. Nuovo percorso e nuovo record nella gara femminile con la keniana Helena Kirop che ha vinto in 2h23’37” frantumando il precedente primato stabilito nel 2008 dalla connazionale Lenah Cheruiyot in 2h27’02”. Per Helena Kirop si aggiunge la soddisfazione d’aver stabilito...

... il primato personale sulla distanza. Alle sue spalle l’altra keniana, vincitrice del 2010, Makda Haji che ha chiuso in un più che valido 2h27’31”, mentre terza è stata la poco più che ventenne etiope Fantu Jimma in 2h30’26”.

La gara maschile si è invece decisa proprio in Piazza San Marco, come se fosse scritto nel destino di questo nuovo storico passaggio. Dopo un passaggio alla mezza maratona di 1h04’17”, come previsto alla vigilia, la selezione è iniziata dopo il 30° chilometro quando si è accesa la vera sfida. Decisivo, come spesso è accaduto, è stato il lungo Ponte della Libertà che collega Mestre con Venezia, ma alla fine solo l’etiope Tadese Aredo ed il keniano Simon Kumun (vincitore dell’edizione 2010) si sono presentati appaiati all’ingesso di Piazza San Marco. E’ qui che Aredo ha scelto di fare un deciso cambio di ritmo che ha lasciato senza speranze di vittoria Mukun, amministrando poi il vantaggio fino all’arrivo posto in Riva Sette Martiri. Trionfo dunque per l’etiope Tolesa Tadese Aredo in 2h09’13” davanti al keniano Simon Mukun, distaccato pochi secondi (2h09’18”). Terzo si è classificato l’altro etiope Debebe Wolde in 2h09’56”. Positiva la prova per l’azzurro Danilo Goffi, settimo in 2h14’41” e primo degli italiani che ha fatto tutta la gara in solitario, dimostrando concentrazione e forza mentale da grande campione.

Attimi di commozione per l’arrivo al traguardo di Alessandro Zanardi e Francesco Canali che hanno portato a termine in poco più di due ore il loro sogno: correre assieme la 26° Venicemarathon. L’handbiker bolognese, che proprio oggi festeggia il compleanno, ha trainato per tutti i 42.195 metri del percorso l’amico Francesco Canali, 43enne di Parma affetto da SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), affrontando con la sola forza delle braccia ponti, calli e canali per dimostrare che non esistono sfide impossibili. Francesco, ex podista ammalato dal 2005, aveva un sogno: correre a Venezia e questa mattina, grazie al grande cuore dell’amico Zanardi, l’ha realizzato. La gara disabili è stata invece vinta da Orazio Fagone, ex campione Olimpico di Short Track, in 1h20’54”.

La 26a Venicemarathon è stata conclusa da ben 5868 atleti (di cui 967 donne), l’ultimo dei quali ha chiuso in 6h21’59”; per tutti sono stati momenti indimenticabili grazie alla bellissima giornata di sole ed allo spettacolare passaggio in Piazza San Marco.

I numeri
Numeri eccezionale anche lungo il percorso: 80.000 bottiglie di Acqua San Benedetto e 60.000 bottiglie di Gatorade, 30.000 confezioni di biscotti Palmisano, 40 quintali di mele, 35 quintali di banane e 30 quintali di arance della Coldiretti. 2.000 i volontari impegnati e 20.000 spugne, prontamente raccolte al termine della gara. Per garantire la sicurezza degli atleti è stato utilizzato 40 km di nastro segnaletico e oltre 5 km di transenne per chiudere strade ed incroci. La salute degli atleti invece è stata garantita da 4 postazioni mediche fisse distribuite sul percorso, 2 centri di raccolta per gli atleti ritirati, 7 ambulanze, 2 automediche, 2 motomediche, 2 idroambulanze, 12 medici, 22 infermieri professionali, 60 infermieri volontari della Croce Verde, 10 ecosanitari volontari dei Cavalieri di Malta in servizio nella zona di Piazza San Marco, e 16 massofisioterapisti.

Premiazioni Speciali
Premiazioni speciali per i primi veneziani e il primo atleta veneto al traguardo. Sono Ambra Vecchiato e Marco Boffo che si aggiudicano il premio Banco San Marco come veneziani più veloci, mentre è il padovano Michele Bedin a vincere il Trofeo Sprint del Gazzettino.

Le dichiarazioni dei protagonisti

TADESE TOLESA AREDO – Coglie alla Venicemarathon il suo terzo successo in maratona in altrettante gare corse. Particolarità vuole che le abbia corse e vinte tutte in Italia. Suo il primo posto alla maratona di Firenze 2010 ed a quella di Padova 2011, dove ha stabilito il personal best con 2h09’02”. Nato il 7 gennaio 1988 a Kuyu (Etiopia) è oggi residente ad Addis Abeba (Eth). Alto 174 x 55kg, non è sposato e non ha figli. Sulla mezza maratona vanta 1h03'07" fatto in altura in Etiopia, mentre risulta anche un 1h04’17” stabilito a Rio de Janeiro nel 2009. Fa parte del gruppo militare dell’Oromia Police, la polizia locale di Addis Abeba. Di poche parole, ha lasciato senz’altro parlare i fatti: “Stavo bene e vincere qui alla Venicemarathon la mia terza maratona mi riempie di orgoglio. Ora nella prossima maratona voglio fare il mio primato personale”.
HELENA KIROP – Nata il 9 settembre 1976, era oggi all’undicesima maratona della carriera, tutte corse con costanza su su ottimi tempi. Il suo personale era di 2h24’54” fatto a Dubai nel 2010. In carriera, oltre a vincere la Venicemarathon, si è aggiudicata in precedenza le maratone di Praga e Nairobi. Ha tre figli, ma in casa ci sono sette bambini, perché l’attuale marito aveva già quattro figli, e con il premio vinto alla Maratona del Dubai ha comprato casa. Questo il suo comento: “Il percorso è bello, filante, piatto. Oggi c’erano le condizioni ideali per correre e nella seconda parte di gara ho dato il meglio di me. Nessun problema per i 14 ponti, è stato come correre sulle colline di casa mia in Kenya”.
DANILO GOFFI: “Sapevo che avrei fatto una gara in solitaria, gli atleti africani hanno tenuto fin da subito un ritmo impossibile per me. Sono comunque soddisfatto e credo di aver dimostrato ancora una volta a me stesso che posso fare ancora buone cose. Ho tenuto mentalmente per tutta la gara e questa era la cosa più difficile da fare oggi: correre completamente da solo per 42km senza cedere è davvero difficoltoso. Credo che se avessi avuto qualcuno vicino a me avrei fatto almeno uno o due minuti di meno. Qui ho vinto 16 anni fa, ma avevo un debito con la Venicemarathon dopo il ritiro dell’anno passato e oggi l’ho saldato. Correrò ancora l’anno prossimo, poi arrivato ai 40 anni deciderò cosa fare, anche perché potrebbe essere l’età giusta per smettere con le gare. Ringrazio gli organizzatori che mi hanno voluto con loro ancora quest’anno”.
ZANARDI: L’idea di correre assieme la Venicemarathon era nata lo scorso febbraio: un’impresa che sembrava irrealizzabile e che invece ora siamo qui a raccontare. Personalmente è stato come vincere la Maratona, e devo ringraziare Francesco per avermi fatto vivere le emozioni di questa avventura. E’ stata una gara dura, non mi sono risparmiato, ma Francesco era al mio fianco e con l’aggiunta dell’incitamento del pubblico, tutto è stato più facile.

Classifiche

Gara Uomini
1. Tadese Aredo (ETH) 02:09:13
2. Simon Mukun (KEN) 02:09:20
3. Debebe Wolde (ETH) 02:09:56
4. Desta Gebremedhn (ETH) 02:11:55
5. Ahmed Nasef (MAR) 02:12:10
6. Patrick Muriuki (KEN) 02:13:42
7. Danilo Goffi (ITA) 02:14:41
8. Tsegaye Asefa Hirpo (ETH) 02:16:47
9. Massimo Mei 02:24:37
10. Domenico Felaco 02:31:33

Gara Donne
1. Helena Kirop (KEN) 02:23:37
2. Harun Makda (ETH) 02:37:30
3. Fantu Eticha Jimma (ETH) 02:30:25
4. Workenesh Tola (ETH) 02:33:01
5. Evgeniya Danilova (RUS) 02:33:35
6. Natalia Cerches (MDA) 02:38:34
7. Hellen Wanjiku Mego (KEN) 02:50:59
8. Marina Zanardi 02:54:22
9. Monica Carlin 02:57:11
10. Ambra Vecchiato 02:58:48

Handbike
1. Orazio Fagone 01:20:54
2. Gian Luca Laghi 01:36:19
3. Fabio Vida 01:45:49
4. Michele Battistella 01:48:26
5. Cristiano Picco 01:48:27
6. Umberto Pascoli 01:57:13
7. Gianni Garbin 01:59:30
8. Ugo Menegatti 02:22:07
9. Fabio Marcolan 02:35:42