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Dematteis conquista la «vetta» della Maddalena. 

Cari amici bipedi, normalmente dotati di un paio di scarpette da running e generalmente pensanti, perdonatemi il gioco di parole di stampo religioso. Non è una presa di posizione papista, chi mi conosce lo sa ;-) La Maddalena è la montagnetta che sovrasta Brescia, identificabile visivamente dalla pianura a causa di vistosissimi ripetitori televisivi o radiofonici (Radio Maria, chissà?) collocati sulla sua sommità.

 

"Montagnetta" solo perchè non raggiunge altitudini degne di nota, vi assicuro che arrampicarsi fin lassù correndo (senza cedere alla tentazione di camminare, intendo) è impresa ardua.

Amarla è difficile: è un'erta asfaltata con pendenze notevoli e costanti, che non dà respiro al podista di qualsiasi livello. Una fatica tale da farti esclamare: "troppo dura, l'anno prossimo non vengo". E invece il gusto della sfida con se stessi e con la salita, di anno in anno, ci porta a schierarci al via in frazione Muratello di Nave (Brescia), nel pomeriggio del primo sabato di maggio, spesso sotto un sole cocente.

Ma c'è un omino, svelto di gambe e leggero come una piuma che sembra non soffrire né la fatica né gli anni che passano! Uno che in Maddalena salirebbe tutti i giorni: Claudio Amati, vecchia gloria della corsa in montagna bresciana, italiana e internazionale. Quasi 50 anni e non sentirli, una classe incredibile quando la strada sale! Beh, vi chiederete il perchè di questo panegirico, visto che Claudio non ha vinto la scalata nazionale organizzata dall'ASD Maddalena del bravo Gabossi...
Semplice: il "vecchietto" con il suo decimo posto mi ha tolto la palma di miglior bresciano di giornata. Abbiamo più di vent'anni di differenza! Devo dire che è stato un onore essere battuto da lui, e che l'anno prossimo mi toccherà tornare, sperando e lavorando per una condizione fisica migliore. Per ora mi sento miracolato, visto che il mio 2009 era cominciato con una frattura a un piede che mi ha tenuto fermo per 10 settimane. Il mio 14° posto per ora mi soddisfa, tanto più che il giorno prima avevo regalato un buon "bronzo" alla Co-Ver Mapei, la mia squadra, nella gara nazionale "Giro della Torre" di San Mauro Pascoli (FC), battuto solo da due magrebini.

Bravo Claudio, dunque. In generale sulla Maddalena si sono viste cose atleticamente egregie: i grandi della corsa in montagna (Gabriele Abate, Massimo Galliano, Davide Milesi) si sono dati battaglia e i giovanissimi non si sono tirati indietro: sugli scudi davanti a campioni affermatissimi si sono issati i gemelli Bernard e Martin Dematteis, primo e terzo, con il triestino Riccardo Sterni quinto; alcuni stradisti di ottimo nome hanno dato fastidio agli scalatori puri (Hannes Rungger, Tommaso Vaccina e Gerd Frick su tutti). Al femminile il leitmotiv è stato la corsa solitaria al record della imprendibile Renate Rungger (Forestale) e la lotta serrata per le posizioni di rincalzo tra le bresciane Valentina Belotti, Cristina Scolari e Maria Grazia Roberti, con Paola Ventrella lì nel mezzo.

La cornice di pubblico è stata straordinaria, con la partecipatissima prova amatoriale partita un'ora prima e con tutti i concorrenti rimasti sul percorso ad incitare gli assoluti.


Che dire? Arrivederci al 2010!

 

Tito Tiberti