Bilancio entusiasmante per l'atletica regionale ai campionati italiani indoor Allievi e Allieve svoltisi nel fine settimana ad Ancona, su tutte brilla la stella della triestina Martina Millo, sedicenne della Polisportiva Triveneto che conquista il titolo italiano trionfando nella gara dei 60 metri ad ostacoli con il tempo 8"74. E' senz'altro stupefacente che tra le otto atlete capaci di guadagnare il posto in finale ben cinque siano triestine: oltre alla vincitrice sono infatti presenti tre atlete...
... del Cus Trieste, Nicla Mosetti, Irene Giovannini e Miriam Martini, rispettivamente terza, settima ed ottava, oltre ad Elisa Maria Di Lazzaro che, ormai trasferitasi in Emilia, ha conquistato la sesta piazza per i colori del Cus Parma.
Nicla Mosetti e Miriam Martini sono anche tra le protagoniste della spettacolare staffetta 4x200 del Cus Trieste, insieme alle compagne di squadra Carolina Bertoldo e Adriana Pizzuti, andando a conquistare una prestigiosa medaglia di bronzo e frantumando perfino il primato regionale assoluto con il crono di 1'44"54; ad aggiudicarsi il titolo italiano è la squadra lombarda del Pro Sesto che per l'occasione migliora il primato nazionale di categoria (1'43"14).
Nicla Mosetti non si accontenta però di ritornare a casa con due medagllie di bronzo al collo, pensa bene quindi di conquistarne una terza d'argento nella gara di salto in alto dove supera l'asticella posta a 1,66 metri. Il suo bottino tricolore diventa ancora più pesante se andiamo ad aggiungere la medaglia d'argento vinta appena qualche settimana fa ai campionati italiani indoor di Prove Multiple, a Padova.
Altre due medaglie d'argento giungono grazie ai friulani Alissia Sverzut e Federico Rossi, rispettivamente nel salto con l'asta (3,65 metri, primato personale) e nei 60 metri ad ostacoli (8"05).
A completare il cospicuo medagliere regionale ci pensa infine Alberto Blasco, giovane alfiere di Trieste Atletica, che conquista il bronzo con la pregevole misura di 13,87 metri nel salto triplo, suo nuovo record personale. Si ferma invece ai piedi del podio il compagno di squadra Max Mandusic, quarto nel salto con l'asta con 4,30 metri ed incappato in tre salti nulli alla successiva misura di 4,40 metri; un vero peccato perché al meglio delle sue possibilità nessuno avrebbe potuto negargli un posto sul podio e forte del suo record di 4,65 metri avrebbe potuto battersi perfino per il titolo italiano.
Sarà forse la rabbia per l'occasione perduta che il giorno seguente lo fa andare più veloce che mai nei 60 metri ad ostacoli, dove stabilisce il miglior tempo di tutte le batterie di qualificazione con il crono di 8"17; non riesce però a ripetersi nella gara seguente mancando così per qualche centesimo di secondo l'accesso alla finale.
Alessandro Parlante