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Maratona della Castellana 2012

L'importante è partecipare. La filosofia che anima tutte le attività della Fiasp - Federazione italiana Amatori Sport per tutti - permea anche questa seconda edizione della Maratona della Castellana. Niente medaglia per chi taglierà il traguardo per primo. Perché la "vittoria", se così si può chiamare, sarà idealmente di chi vorrà rendere la Maratona della Castellana una vera giornata di festa. Il Gruppo Atletica Vedelago ne è convinto. Per questo, il premio più importante...

... sarà assegnato al gruppo più numeroso. Seguendo lo stesso principio, alla fine della manifestazione sarà donato un premio di partecipazione ai gruppi più numerosi, dal secondo al decimo, mentre ai gruppi rimanenti, con almeno 15 iscritti, sarà consegnato un riconoscimento fino ad esaurimento.
Attenzione anche ai tempi di iscrizione: i gruppi con almeno 20 partecipanti che si iscriveranno entro domenica 23 settembre 2012 presso l'Atletica Vedelago, riceveranno un riconoscimento ulteriore. Sarà premiata la fiducia nell'evento e la voglia di mettersi in gioco, agevolando anche l'organizzazione nella preparazione stessa della Maratona.
Non esitate a iscrivervi, dunque! La seconda Maratona della Castellana vi aspetta!

 

 

IL DIZIONARIO DELLA MARATONA

A come … Attività giovanile
I giovani sono il futuro. Ma anche il presente. Ne sono convinti all'Atletica Vedelago, che non a caso conta la maggioranza dei suoi soci tra gli atleti ancora di giovane età. Sono 132, infatti, gli iscritti all'associazione sportiva vedelaghese che hanno tra i sei e i sedici anni. I ragazzi sono impegnati in modo equo nelle diverse discipline dell'atletica e partecipano ai molti meeting provinciali e regionali fissati in calendario, tra cui spicca l'importante appuntamento del Trofeo "Provincia di Treviso".

B come … Michel Bréal
Il mondo accademico lo ricorda come padre fondatore della semantica moderna. Quello dello sport, invece, celebra un'altra sua "dote": l'amicizia con il barone Pierre De Coubertin. Fu proprio questa relazione che consentì a Michel Bréal di suggerire l'inserimento della corsa nel programma della prima Olimpiade moderna. E il fondatore dei moderni Giochi Olimpici non se lo fece ripetere due volte. Quella prima edizione, data 1896, andò in scena ad Atene. La maratona divenne subito la gara più attesa, grazie all'intenso significato che racchiudeva, ovvero rievocare un evento epico: la corsa di Filippide dalla città di Maratona all'Acropoli di Atene per annunciare la vittoria sui persiani nel 490 avanti Cristo.

 

LA MARATONA DELLE BELLEZZE

All'inizio fu la città a dare il nome all'artista: Giorgio (o Zorzi) da Castelfranco. Sono bastati appena dieci anni di presenza sulla scena artistica del tempo per trasformare "Zorzi " in Giorgione, genio e maestro indiscusso, assieme a Tiziano, della scuola del colore del Rinascimento Veneto, a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Giorgione ha segnato sulla scena dell'arte un'apparizione repentina ma sfolgorante, che nella storiografia artistica ha poi assunto proporzioni leggendarie. Tanto che, ancora oggi, la città celebra con lustro e orgoglio l'origine del suo artista, nonostante la sua biografia, come molte delle opere, siano ancora coperte da mistero.

 

 

Il cuore di Castelfranco, dentro le mura del Castello fatto erigere dai trevigiani nel 1195 in difesa dei propri confini più occidentali, custodisce due delle più importanti testimonianze dell'artista. In quello che oggi è il museo Giorgione si trova infatti il Fregio delle Arti liberali e meccaniche, un affresco monocromo dagli evocativi richiami all'alchimia e al neo-platonismo. A pochi passi, dentro il duomo realizzato dall'architetto settecentesco Francesco Maria Preti, la Cappella Costanzo ospita la celebre pala d'altare con la Madonna e i Santi. Nella sagrestia, una piccola quadreria vanta la presenza di brani di affreschi del Veronese e dipinti di Paolo Piazza. Ma la cittadina offre anche scorci meravigliosi tra i vicoli medievali della fortezza, all'esterno, lungo i passeggi attorno alle mura, sotto i portici della sua grande piazza affollata di negozi e bar all'aperto, dominata al centro dalla Loggia dei Grani.