Riflessioni e considerazioni sportive
Maratona di New York
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- Scritto da Simone Crema
Cena con degli amici, bel posto in riva al mare, la serata è frizzante, ci si diverte. Un profumino delizioso ad ogni passaggio di portata. Persone in piedi che aspettano, facce sconosciute, stranieri e non. Ma una di queste, una tra tutte mi sembra di conoscerla, la vedo da dietro, m'acciglio, si la conosco, chiede un tavolo, ma dai, la voce è quella è la sua, è mia cugina. Continuo per un attimo a fare l’istrione della tavolata, ma poi mi alzo e vado a salutarla.
Add a commentLettara di un podista incredulo a Babbo Natale
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- Scritto da Alessandro Grandi
Caro Babbo Natale, è strano, io non ho mai creduto alla tua esistenza, nemmeno all’età in cui avrei potuto o dovuto. Ho passato l’infanzia in un paesino “befanizzato”; ergo avrei dovuto scrivere a lei, ricordando la calza di lana di mia mamma, riempita di caramelle e mandarini, con qualche tutolo di mais a rimarcare le marachelle compiute e…perdonate. Invece scrivo a te, credendo al tuo attuale maggiore “appeal” in questi tempi così strani, con le scale di valori...
Add a commentMedicina dello sport: "Buoni o cattivi..."
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- Scritto da Tito Tiberti
“Buoni o cattivi / non è la fine / prima c'è il giusto o sbagliato / da sopportare...” (Vasco Rossi).
A me Vasco non fa impazzire, ma visto che sto per parlare di doping (e lui qualche sostanza l'ha provata ;-), di medicina applicata allo sport e di personaggi “buoni o cattivi”, mi sembra che la citazione sia d'obbligo. Stamattina l'amico Mauro (Bernardini, ossolano e talentuosissimo mezzofondista) mi ha inviato un sms comunicandomi la scomparsa prematura del Dott. Aldo Sassi. E' stato anche il mio medico quando correvo con Co-Ver Mapei, l'ho conosciuto poco...
Add a commentSe lo sport non insegna nulla...
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- Scritto da Tito Tiberti
E' da tempo che non mi appassiono più al ciclismo, per le ripetute vicende di doping e perché la vicenda umana di Marco Pantani mi amareggiò moltissimo.
Io ne ero tifoso e – doping o non doping – mi sembrò davvero un eccesso disumano la colpevolizzazione che se ne fece e che lo portò al suicidio... Di fatto ho pensato che il ciclismo agonistico fosse un ambiente un po' ottuso e un po' sporco, per cui l' “impresa” di Ivan Basso sullo Zoncolan mi ha lasciato piuttosto indifferente. Quello che invece ho sempre e comunque creduto con convinzione è che tutte le discipline di fatica insegnassero qualcosa per la vita:...
Add a commentIl diritto di correre piano...
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- Scritto da Tito Tiberti
Come in tutti i periodi in cui la mia condizione – vuoi per preparazione approssimativa, vuoi per acciacchi fisici – non è ottimale, eppure la voglia di correre e gareggiare è intensa, mi chiedo se un podista abbia il diritto di correre piano...
Il discorso di andare “piano” naturalmente va preso in senso relativo: ciascuno prenda come idea del “correre forte” la propria forma migliore, non termini di paragone assoluti come i corridori africani. Facevo scaturire alcune riflessioni dall'idea diffusa del pettegolezzo sportivo, quanto mai spiacevole nel nostro ambiente. Tutti abbiamo qualcosa di cui squittire sul compagno di squadra, sul vicino di casa oppure sul campioncino che non rende abbastanza...
Add a commentSei mesi senza di TE
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- Scritto da Tito Tiberti
Avrei tanto voluto scrivere un pezzo sul 2009, una specie di riassunto di quanto di bello e di meno bello la stagione trascorsa ci ha regalato. Avrei voluto scrivere di come regolamenti pessimi hanno rovinato la godibilità del nostro amato sport e di come regolamenti ancora peggiori rovineranno il 2010 delle nostre corse. Avrei voluto essere attento osservatore e introdurre piccoli spunti autobiografici per chiudere un anno e cominciarne un altro....
Add a commentLa Corsa al femminile
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- Scritto da Ignazio Antonacci
Il mondo femminile presenta delle diversità dal punto di vista fisiologico, oltre che psicologico, per tale motivo l'approccio alla corsa e la gestione della stessa per alcuni aspetti deve essere gestito in maniera personalizzata facendo attenzione alle diversità.
Per prima cosa il problema più grande nel mondo femminile è eliminare un po' di credenze metropolitane che si instaurano nella mente e nelle abitudini della vita quotidiana, soprattutto dal punto di vista alimentare e del potenziamento muscolare localizzato. Vediamo quali sono le differenze sostanziali tra il mondo femminile e maschile dal punto di vista fisiologico, muscolare, composizione corporea, e metodologie dell'allenamento nell'ambito della corsa e dello sport in genere.
Add a commentun salto nullo e poi...la VITTORIA
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- Scritto da Giada Bogdanich
Ciao, mi chiamo Giada e ho 14 anni. Sono una ragazzina come tante, che ama gli amici e il sentirsi libera di fare le proprie scelte; inoltre come il mio papà seguo le orme dell’ atletica....
L’ unica cosa che forse ci differenzia è la strada che abbiamo deciso di scegliere:lui maratoneta, io invece ho scelto di dedicarmi al salto in alto. Anche se ho parlato del salto in alto non è questa la storia che voglio raccontare, ma bensì di una che oramai si è conclusa come le favole con la frase <..e vissero tutti felici e contenti…> (per fortuna). Tutto cominciò la prima domenica di ottobre, quando ho partecipato ad una regionale a Vicenza.
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