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31.05.09 - 5° appuntamento cronoTRAIL , "A piè fra le preare". 

Panoramica Valpolicella

E' il 31 maggio del 2009, Donna Marisa era di ritorno da un viaggio al mercato che ogni domenica si svolge nel centro di Sant'Ambrogio. Stava bazzicando tra i banchi a bordo delle sue dr. Scholl's  quando ad un certo punto ecco che si presenta davanti ai suo occhi uno spettacolo del tutto inaspettato: un gruppo di alieni col numero. Lucenti e variopinti, stavano sorvolando il paese in formazione, per poi scomparire assieme all'artrite della donna.

 

Così come descrisse la testimone, la loro non-formazione era riconducibile ad una "mandria colorata" dalla larghezza approssimativa di quattro metri e da una lunghezza di cinquanta. Conoscendo la distanza dal centro a San Giorgio Engana Poltron, stimò che potessero viaggiare ad una velocità di 1800-1900 km/h (ma forse si sbagliava), molto superiore a quella raggiunta dai velivoli dell'epoca.

Il rapporto che Donna Marisa fece, alla torre di controllo, finita la Manifestazione fu senz'altro sensazionalistico. A provocare tale straordinaria situazione sembra, con discreta approssimazione, che fosse stato tale Enrico Racasi; forte (come il marmo) del proprio carisma e del fascino esercitato sulle donne (giovani e meno!) con fare sorgnone prese le redini di una "Garetta" e fece passar tutti in mezzo al mercato al grido di: "DAI CHE FEN COME NA OLTA!". Il cambio di programma (percorso) della "Mandria di Alieni numerati" scatenò non pochi applausi tra "la folla" (gh'era tre persone al marcà!) sconcertata e non avvezza a novità.

Dunque possiamo considerare che gli avvistamenti della signora con gli zoccoli e senza più l'artrite non fossero altro che i CronoTrailers pilotati dal nuovo capitano. Il nuovo pilota seguiva forse strane luci nel cielo, ma questo, ancor oggi, non ci è dato di sapere. Fortuna volle che, transitato il rionale mercato il "Gruppo" lo umiliò già al primo accenno di salita, per sfrecciare su di un tracciato speciale. Bello, meraviglioso quanto duro, stupendo quanto faticoso,  denso quanto impegnativo. Infatti averlo percorso dava non poca soddisfazione. Pari emozione suscitavano infatti  i pericolosi passaggi ed alcuni scorci suggestivi su città di Verona e Lago di Garda.

 

Grazie a tutti i partecipanti ma soprattutto grazie a Sant'Ambrogio ed al suo Gruppo!

 

Simone Cartom Crema