Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

Tutto bene a Monteforte? No di certo. Tutto male a Monteforte? Nemmeno!  Allora com’è andata?

alessandro grando

Tra qualche recriminazione per le inevitabili imperfezioni e molti meritati elogi per lo sforzo complessivo, mi sento di promuovere gli organizzatori, seppure anche a me è parso che quest’anno in particolare, i “turisti” abbiano intralciato più del lecito noi podisti della Mezza.  I cartelli di avvertimento abbondavano, ma chi cammina, chiacchierando magari, non li legge e tanto meno li rispetta… So che ci sono anche stati problemi per raggiungere il paese e per parcheggiare.

A me ad ai miei compagni è andata di lusso, ma abbiamo la fortuna di conoscere i luoghi. Far convivere migliaia di persone, tutte insieme, e con obbiettivi diversi, non è compito facile nemmeno sulla carta. Chi è in gara non va per il sottile e non accetta intralci sul percorso o ai ristori. Se stai dando l’anima in salita, non è possibile che il “beota”(absit injuria verbis) di turno ti tagli il percorso costringendoti a slalomare con gli occhi che a malapena vedono avanti ed il cuore che chiede pietà… Si è comunque notato lo sforzo per minimizzare le interferenze. A Fittà, in piena salita, i volontari tenevano separati i turisti, permettendoci di fare il ristoro con calma. A Soave,  il percorso dei podisti si divideva per un tratto, per ritornare comune quando la strada si allargava. Tutto questo bla bla, per dare a Cesare ciò che gli spetta.  Sulla gara vera e propria si può dire solo bene. Percorso sempre bellissimo e stimolante. L’idea di spararsi 5 km di salita dura e pura all’interno di una Mezza davvero solleticante. Entusiasma anche me che seppure mingherlino soffro ogni strappo, ogni dislivello… Quest’anno sono tornato dopo due assenze consecutive causa mali di stagione.

Non mi aspettavo molto dato lo stato di forma appena decente. Eppure lo spirito della gara, di questa gara, mi ha fatto tirare fuori ciò che credevo di non avere, portandomi al traguardo felice e conscio di aver dato il massimo. Come sempre nell’imminenza del via e poi nei primi km, chiacchiero con chi mi sta a tiro, a volte corrisposto, a volte snobbato. Va bene così, mica posso pretendere che tutti siano affetti dal mio stesso grado di pazzia e di rompiballismo!!!  La prima gara del circuito “Verona Con La Corsa” si conferma affascinante  perché dura al punto giusto, bella paesaggisticamente e inserita in una giornata interamente dedicata al podismo, letteralmente dalla mattina alla sera!  Bello l’accappatoio del pacco gara. Qualcuno lo ha usato subito, a mo’ di mantello, per evitare di raffreddarsi troppo dopo la gara. Ho assistito alle premiazioni per amicizia, nonostante fossi esausto. Abbiamo atteso fino alle 13, in piedi, con le gambe che, se avessero potuto parlare… Il presentatore, continuava ad estenuarci nell’attesa di chissà quali autorità… (siamo ancora a questo!) e quando si è deciso a cominciare, ha dato il meglio di sé quanto a prolissità! Davvero si poteva fare prima e molto più velocemente. Ma con un palco affollato di premianti più che di premiati, desiderosi di farsi pluri-immortalare chissà mai perché, le cose non  potevano essere celeri. Speriamo che anche gli amici di Monteforte  se ne siano resi conto.

Ci si rivede comunque il prossimo anno con l’entusiasmo di sempre e con un grazie, comunque sia, a tutte le persone che hanno lavorato al freddo ma con gentilezza e cortesia verso tutti. Questo lo testimonio con piacere. E’ il vero valore aggiunto della Montefortiana.

Buone corse a tutti! Alessandro Grando. Verona 18 gen. 2010.