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Correre da adulti non è altro che il ritornare ad essere dei bambini, bambini felici e sorridenti!


In fondo l'essere umano é podista fin dalla nascita, anzi fin da pochi mesi il concepimento, infatti appena ha modo di muoversi lo fa "correndo". Le mamme in primis e le ecografie alle quali si sottopongono, confermano quanto sopra. Il futuro bimbo/a cosa combina immerso nel liquido placentare? Non fa altro che compiere la prima corsetta della vita, in surplace, o una sorta di spinning virtuale! In seguito in braccio alla mamma o nel seggiolone le gambette cosa fanno? Scalciano, in una forma di corsa in fartlek .

 Quando si conquista la posizione chiamata "a gattone" non si fa altro che muoversi come il felino, ma in che modo; velocemente correndo. Chi ha la fortuna di essere mamma o papà lo potrà testimoniare. Nel mio caso mia madre mi racconta che il mio stile era bizzarro e particolare, era un "gattonare" verticale, le braccia erano ad uso come le bacchette da montagna per mantenere l'equilibrio. Facevo perno sul "di dietro" e mi muovevo a quanto pare velocissimo puntando e alternando le gambette in avanti, operazione che a quanto mi risulta era efficacissima anche all'indietro.

I primi passi si muovono nel "girello" o nel box sempre correndo. Ricordo nitidamente il fragore dei girelli dei miei figli "rombare" nel corridoio di casa come in una specie di "girellodromo". Anche nel box, i bimbi corrono da un lato all'altro.

Quando finalmente si conquista la posizione eretta, quella sicura, definitiva, ecco anche li con tutta la prudenza del caso, magari caracollando magari cadendo, i primi passi si fanno correndo.

Una volta conquistato lo status di podista, i bambini continuano a correre. Per rispondere alla chiamata della mamma corrono, quando sono al parco, o ai giochi corrono.

Che dire poi in spiaggia al mare, il risultato è sempre quello corrono. Qualsiasi cosa facciano la fanno sempre e solo correndo! Addirittura al rimprovero di un genitore il bambino "scappa" e lo fa sempre correndo. Tutta questa escalation di "conquiste" ha inoltre la meravigliosa cornice del sorriso.

Poi quando ci sentiamo "grandi" ahimè… Via via rallentiamo fino al camminare o al fermarci. La scuola, la TV, la play station, i computer, i "vizi" il sentirsi "grandi" fa si che perdiamo la nostra natura podistica. Praticare sport in età adolescenziale purtroppo è visto dai più quasi come un'anomalia, basta guardarsi intorno, per le vie, per le piazze nugoli di ragazzini "ammucchiati", dove l'essere "regolare" è dettato dal fumare e dal turpiloquio!

Per fortuna prima o dopo ci "risvegliamo" dall'intontimento nel quale siamo finiti, magari all'inizio con sacrifici e qualche "sfottò" da parte di coloro che vorrebbero mantenerci nel loro grigiore esistenziale ci stacchiamo.

Correre da adulti non è altro che il ritornare ad essere dei bambini, bambini felici e sorridenti!

Per chiudere...

se abbiamo la fortuna d'arrivarci alla vecchiaia torniamo dei bambini; magari non "podisticamente" ma emotivamente, necessitanti d'attenzione affetto e calore. Compiendo così un percorso circolare della vita!

 

Di Gilberto Costa - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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