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Roma Marathon 2013

Doveva essere una battaglia tra Etiopia e Kenya e così è stato. La 19^ Acea Maratona di Roma è stata vinta da un etiope nella prova maschile e da una keniana in quella femminile: il 29enne Getachew Terfa Negari ha vinto in 2:07:56, mentre la 36enne Helena Loshanyang Kirop ha tagliato il traguardo in 2:24:40. Il freddo e il vento hanno rallentato un po' gli atleti nel finale, ma i risultati sono stati di altissimo livello. Negari ha infatti stabilito la seconda miglior prestazione...

... del percorso (dietro il 2:07:17 del record di Benjamin Kiptoo), mentre il tempo della Kirop è il terzo mai corso sulle strade di Roma.

Ha dato spettacolo anche Alex Zanardi, l'ex pilota di Formula 1 che oggi è un campione dell'handbike, alla sua terza vittoria sui Fori Imperiali dopo quelle del 2010 e del 2012. Zanardi ha sfiorato il record del percorso stabilito lo scorso anno, chiudendo la gara in 1:12:15 (1:11:46 nel 2012).

 

 

Come da tradizione, dietro la maratona è partita anche la stracittadina di 4 km RomaFun, con 45.000 persone al via. Il primo a tagliare il traguardo è stato il 46enne Fabio Solito, mentre tra le donne la più veloce è stata Sara Carnicelli, 18 anni.

 

 

LA CRONACA DELLA GARA MASCHILE

La gara era partita forte (15:01 al 5° km), ma poi il vento e il freddo hanno rallentato il gruppo di testa. A metà gara il passaggio è stato di 1:03:43, ma come al solito il momento clou è stato dopo il 35° km. Prima sono rimasti in testa in 9, poi in 5, infine al poco prima del 40° km Negari ha staccato tutti. Il suo successo è sorprendente anche perché solo due mesi fa aveva corso e vinto un'altra maratona in Cina, con il suo primato di 2:07:32. Appena tagliato il traguardo, il vincitore ha voluto subito telefonare ad Addis Abeba, per parlare con il suo allenatore Haji Adilo e con la moglie. Poi in conferenza stampa ha dedicato la vittoria al figlio Samuel. Alle sue spalle sul podio sono saliti il 26enne connazionale Girmay Birhanu Gebru, che è stato la rivelazione della gara, capace di migliorarsi di oltre 3 minuti (2:08:11), e il 30enne kenyano Stephen Kwelio Chemlany (2:08:30). Il vincitore dello scorso anno, il kenyano Luka Lokobe Kanda, ha invece concluso al 5° posto, con il tempo di 2:08:50. In tutto sono stati ben 6 gli atleti scesi sotto le 2:10, mentre il 7°, l'etiope Wolde, ha corso in 2:10:00 netti. Il primo atleta europeo è stato il portoghese Hermano Ferreira, 13° in 2:14:53. Il primo italiano al traguardo è stato Andrea Zambelli, della Atletica Scandiano, che ha chiuso al 26° posto in 2:34:34.

 

LA CRONACA DELLA GARA FEMMINILE

Mentre il primo gruppo di donne correva a ritmi indiavolati (addirittura 16:51 al 5° km, in linea per migliorare di oltre un minuto il record), la Kirop ha invece avviato la gara in maniera più prudente, rimanendo una ventina di secondi più indietro. Poi anche nella gara femminile il ritmo è leggermente calato e a metà gara sono passati in 9 con il tempo di 1:11:58, tra cui anche la keniana. Il cambio di ritmo più importante è arrivato dopo il 30° km, quando la Kirop ha allungato sulle altre tre atlete rimaste insieme a lei e si è involata. Con il primo posto di Roma l'atleta kenyana, mamma di tre figlie di 8, 10 e 12 anni, ha portato a sei le sue vittorie in maratona, che le servono anche per finanziare la sua omonima fondazione per far studiare i bambini poveri di West Pokot, la regione in cui abita. Anche tra le donne il secondo posto è andato a una sorpresa. La 26enne etiope Selomie Getnet Kassa era infatti accreditata di un primato di 2:31:05, ottenuto però quattro anni fa, e si è migliorata di 6 minuti, concludendo in 2:25:15. Al terzo posto la 25enne turca (ma etiope di nascita) Sultan Haydar, con 2:27:10. La russa Nadezhda Leonteva è stata la prima atleta europea (7° in 2:32:14), mentre la prima italiana è stata Federica Liberati (Lbm Sport Team), 13° in 2:59:44.

 

LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI

UOMINI

Getachew Terfa Negari (vincitore): “Mi sentivo bene e intorno al 40° km, in un tratto in discesa, ho provato ad attaccare e ce l'ho fatta. Il freddo e il vento si sono sentiti, ma non ci ho pensato troppo perché il mio obiettivo era solo la vittoria. Ho corso una maratona solo due mesi fa, ma dopo due settimane di riposo ho ricominciato ad allenarmi e mi sentivo bene, così ho deciso di gareggiare ancora. Con i soldi della vittoria aiuterò la mia famiglia”.

Girmay Birhanu Gebru (2°): “Sono contentissimo perché mi sono migliorato molto e ho anche potuto guadagnare un bel premio”.

DONNE

Helena Loshanyang Kirop (vincitrice): “Sono contenta, anche perché ho fatto una gara di strategia, partendo un po' più piano. Devo ringraziare i pacemaker perché nella prima parte mi sono stati vicini e così sono arrivata più fresca nel finale. Dopo il 32° km mi sono sentita bene e sono rimasta da sola. Come faccio a conciliare gli allenamenti e il ruolo di mamma? Non è facile, ma ho una signora che mi aiuta”.

Selomie Getnet Kassa (2°): “Sono molto contenta, ma credo di poter migliorare ancora”.

Sultan Haydar (3°): “Volevo vincere, ma non sono delusa. Fa parte del gioco anche la sconfitta. Ho un po' sofferto il vento”.

 

LE CLASSIFICHE (PRIMI 10)

 

CLASSIFICA UOMINI

1. Getachew Terfa Negari (ETH) 2:07:56
2. Girmay Birhanu Gebru (ETH) 2:08:11
3. Stephen Kwelio Chemlany (KEN) 2:08:30
4. Haile Haja Gemeda (ETH) 2:08:35
5. Luka Lokobe Kanda (KEN) 2:08:50
6. Samson Kiprono Barmao (KEN) 2:09:47
7. Botoru Tsegaye Wolde (ETH) 2:10:00
8. Philemon Kipchumba Kisang (KEN) 2:10:27
9. Bekana Daba Tolesa (ETH) 2:11:16
10. Patrick Kiptanui Korir (KEN) 2:11:32

 

CLASSIFICA DONNE

1. Helena Loshanyang Kirop (KEN) 2:24:40
2. Selomie Getnet Kassa (ETH) 2:25:15
3. Sultan Haydar (TUR) 2:27:10
4. Ashu Kasim Rabo (ETH) 2:30:10
5. Alem Fikre Kifle (ETH) 2:30:13
6. Hellen Wanjiku Mugo (KEN) 2:32:12
7. Nadezhda Leonteva (RUS) 2:32:14
8. Biruktayit Eshetu Degefa (ETH) 2:32:52
9. Sechale Dalasa Adugna (ETH) 2:34:43
10. Alemtsehay Mesfin Demse (ETH) 2:41:03

 

CLASSIFICA HANDBIKE

1. Alex Zanardi (ITA) 1:12:15
2. Mauro Cratassa (ITA) 1:18:38
3. Saverio Di Bari (ITA) 1:24:15

 

LE DICHIARAZIONI DELLE AUTORITA’ PRESENTI ALLA PARTENZA

Gianni Alemanno, Sindaco di Roma: “Non abbiamo mai pensato di spostare la data della Maratona, perché è un evento a cui la gente è legata da anni e perché è entrata nella tradizione della città. Certo abbiamo dovuto lavorare molto affinché la gara e il primo Angelus del Pontefice Francesco I si potessero svolgere contemporaneamente. Per i due eventi sono impegnati 1000 vigili, 300 operatori dell'Ama e 700 uomini della Protezione civile per assicurare alle persone arrivate gente da tutto il mondo di vivere una giornata straordinaria. Siamo orgogliosi del successo che ha avuto anche quest’anno la Maratona di Roma, un grande evento che non riceve contributi pubblici ma è finanziata interamente da privati”.

Nicola Zingaretti, Presidente Regio Lazio: “Siamo in un fine settimana importante non  solo per la città, ma anche per tutti quelli che seguiranno i grandi eventi attraverso i media. Oggi abbiamo assistito allo svolgersi di due eventi globali in contemporanea, la Maratona e il primo Angelus del nuovo Pontefice”.

Alessandro Cochi, Delegato allo Sport di Roma Capitale: “La città ha reagito al meglio e già ieri abbiamo dimostrato di aver vinto sia dal punto di vista sportivo, come risultati, che organizzativo e di partecipazione del pubblico. In questa edizione la maratona ha un significato ancor più speciale, perchè il percorso che è passato vicino a San Pietro ha dato la possibilità ai partecipanti di uscire per rendere omaggio al nuovo Pontefice, rientrare e portare a termine la gara”. Roma dimostra sempre di più di essere capitale dello sport, in grado di affrontare ogni evento anche in situazioni difficili. Questo è stato possibile grazie alla partecipazione di tutte le forze dell'ordine, che hanno rinunciato ai turni di riposo per essere presenti con il più alto numero di uomini”.

Roberto Fabbricini, Segretario Generale Coni: “E’ un fine settimana magnifico con grandi risultati sportivi. Oggi la città è in festa con la sua maratona che torna puntuale ogni anno, dando un'immagine vincente. Gli atleti disabili, al via per primi, sono un segnale di integrazione ed è uno dei punti sui quali stiamo lavorando

Alfio Giomi, presidente Fidal: “E' sempre un'emozione vedere decine di migliaia di persone partire davanti al Colosseo: questa la magia dell'atletica”.

 

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