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L’Alta via… ha in se la capacità di accogliere, dandone soddisfazione a tutte   le più diverse etimologie dell’essere podista...

torriglia

Torriglia a dispetto del gran caldo che soffoca l’intero stivale si presenta frizzante…(aria). Ma sono solo attimi, appena il sole si “stira” alto in cielo, s’intuisce che anche ai 769 metri del paesello dell’alta Val Trebbia la stella più grande e bella, alta in cielo, la farà da padrone. Di epoca  romana, Torriglia  nel corso della storia fu feudo della famiglia  Malaspina, passando poi sotto il controllo dei  conti di Lavagna i Fieschi, i quali eressero  il castello le cui rovine sono ben visibili ancor oggi...

(…inizio corsa all’altezza della chiesa alzando gli occhi verso il cielo.)

L’Alta via… ha in se la capacità di accogliere, dandone soddisfazione a tutte   le più diverse etimologie dell’essere podista.

Gruppo, team,  squadra, appartenenza, questo viene soddisfatto dalla staffetta 3 X 8 km, nei quali vengono sfoggiati orgogliosamente i gioielli  più “belli”.
Dal “parterre” basta osservare gli atleti  sottilissimi  come fogli di carta per rendersi conto della qualità dei presenti.

Accompagnati dal flusso di coloro che rispondono al secondo sparo  a salve…i non  competitivi,  non di nome ma aggiungo io  (certo) di fatto…oltre naturalmente  alle prerogative sopracitate.
La mia presenza è riconducibile al desiderio di ritrovare amici come Igor, Franco,   i cui  impegni e le vacanze hanno “allontanato”. Rivedere volti più o meno noti, ammirare  la “forma”, i progressi in taluni, purtroppo i  regressi in altri.
Leggere nei loro occhi a distanza di anni   la luce della passione per la corsa… intatta!

Rivedere il giovane Simone Gualdi fermo al “palo” causa infortunio al ginocchio di origine calcistica. Non vuole rischiare affrettando i tempi di recupero, si consola come deejay nella zona ristoro, confessando di suonare solo musica anni 90’,
-…perché c’è solo quella! -

Plaudire ai sempre indispensabili “dietro le quinte” per tutto quello che fanno.

Soprattutto per dare seguito ai pochi secondi, brevi attimi della primavera scorsa, nel dopo mezza di Genova. Secondi divenuti oggi diversi simpatici e allegri minuti.
In compagnia di una regina accompagnata dal suo re.

Il percorso seppur corto e conosciuto, nasconde sempre insidie  lungo il suo distendersi. Dopo l’inizio vallonato coincidente con l’attraversamento del paese tutto pressoché ombroso, ci si scopre al sole nell’ondulare della strada, dalla quale viene su un calore cocente.

Entrando nel bosco si combatte con la fatica dei primi chilometri, con le radici sporgenti seccamente uguali, le pietre sconnesse. Il sudore, che scivolando dalla fronte finisce negli occhi annebbiando la percezione e la vista.
Se da una parte si trova sollievo per l’aria, resa fresca dagli alberi rigogliosi, dall’altra si deve rendere “paga” per i cambi repentini di pendenza, per il tratto di sentiero scoperto, per  la “voglia” di superarsi.

Dopo il guado del ruscello inizia poi il tratto decisivo. Si sfiorano abitazioni, tutte in salita si scollina per  volare in discesa passando  sotto il cavalcavia. Una curva a sinistra, un breve “falso” tratto in pianura sterrata ci immette sul cemento rustico ripidissimo, e pallido.  Saranno duecento metri forse meno, ma valgono l’intera gara.

Un muro sotto il sole dove la fatica rende tutti uguali, dove le differenze scompaiono, dove i muscoli lasciano il passo alla testa e al cuore.
Sulla destra il campo santo, sulla sinistra il maneggio.
Sopra l’arrivo tanto agognato quanto  sospirato!

Di Gilberto Costa
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La gara è stata vinta dalla fortissima Cover Mapei di Verbania, ecco il podio con il nome dei frazionisti.

 

Uomini: 1) Cover Verbania ( Sanna, Mohamed Taharj, Tiberti ) 2) Città di Genova A ( Mollero, Poggi, Castrillejo ) 3) Delta Spedizioni ( Giorgianni, Fadda G.P., Agostino )…

In campo femminile da segnalare la presenza della genovese Emma Quaglia campionessa italiana  in carica dei tremila siepi, che non lesina generosità ed impegno anche nelle gare genovesi.

 

Donne: 1) Cus Genova ( Bertamino, Robaudo, Quaglia ) 2) Maratoneti Genovesi ( Marchet, Passanisi, Zannon ) 3) Cambiaso Risso ( Marchelli, Bolognesi, Cornaglia …)

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