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Domenica mattina. I vestiti da running sono già pronti in bagno così il marito non si sveglia. Esco dall'oscurità della stanza da letto e mi investe un fascio di luce calda. E' una mattina splendida. Mi vesto contenta, è la prima domenica di sole dopo tanto tempo. Stai a vedere che sta davvero arrivando la primavera come da calendario. Niente "guantini" ma occhiali con lenti scure. Parto, mp3 nelle orecchie con le canzoni degli Abba.

 

Sarà un allenamento calmo, solo per far andare le gambe, domenica prossima la maratona, questa settimana si riposa un po'. L'aria frizzante del mattino mi dà energia. Saluto il fornaio e i miei compagni Volontari della Croce Rossa che rientrano assonnati da chissà quale missione. Che bravi!

E' da qualche tempo che non mi alleno più nella mia amata valle. Faceva troppo freddo, c'era spesso il ghiaccio a coprire la strada e a farmi scivolare. Mi manca il mio sentiero di campagna. Oltre ad esserci affezionata per motivi che solo il cuore conosce, ho paura di essermi persa i passaggi fondamentali della natura.

E' incredibile come lo stesso paesaggio cambi ogni giorno sotto i nostri occhi. Prima, quando non correvo, non me ne accorgevo. Eppure le stagioni si alternano e non è solo una questione di temperature, cambia tutto: i prati da bianchi a verdi con l'erbetta tenera che cresce fino a diventare gialla e bruciata dal sole, per poi ricoprirsi di foglie secche ed assumere tutte le tonalità del bruno e del marrone. Gli alberi che da spogli e ricamati di bianco con la galaverna tirano improvvisamente fuori uno stuolo di gemme e di foglioline verdi in ordine una dietro l'altra sui loro rami. E diventano colorati di fiori e di frutti con le loro foglie verdi, grandi e fresche che nascondono nidi ed uccellini. Poi diventano dorati le foglie cadono e si rincomincia da capo. Cambiano anche gli odori. Io maggio lo "sniffo". Nell'aria c'è qualcosa che fiorisce solo in questo mese, un profumo intenso che mi piace da matti. Però non sempre sono amica degli odori della natura. Sono allergica ad un sacco di erbe e spesso in primavera finisco gli allenamenti tra mille sternuti. Non tutti gli odori poi sono buoni. Mi è già capitato di venire superata da un apecar carico di letame e "dovergli" correre dietro per un po': non è stata senz'altro un'esperienza esaltante!

Oggi sentivo l'ansia di scoprire se le primule e i bucaneve avevano finalmente fatto capolino, è da un anno che li aspetto e dopo un inverno così rigido ne sento proprio la mancanza.

Questi fiori sono i primi a spuntare nei prati, ma non li vedi dappertutto. Sono soprattutto nei boschi o in prossimità di questi e mentre i bucaneve crescono un po' distanti l'uno dall'altro, le primule si riuniscono in gruppo e formano stupende macchie gialle.

Mi ricordavo più o meno dove li avevo visti l'anno scorso. Timidi e coloratissimi stanno spuntando anche quest'anno. Che emozione! La primavera sta facendo bene il suo lavoro anche quest'anno!

Che bello correre, se fossi in auto certe cose non le potrei notare, e poi le auto qui non ci possono venire, solo "animali" a due o quattro zampe. Dopo un tratto di boscaglia e dopo aver sguazzato in un piccolo rivolo d'acqua che all'improvviso scompare d'estate, si apre davanti a me una radura splendida: il prato, finalmente verde, è macchiato qua e là dai fiori. Sopra gli alberi che ne determinano il contorno si vedono le montagne, il cielo è blu, l'aria tersa e limpida. Se esiste il paradiso deve somigliare a questo posto. Sono questi i momenti in cui ringrazio il cielo di essere al mondo. Mi sento viva, felice e fortunata.

Torno indietro. Il sole è già più caldo. Esco dal bosco e sono sull'asfalto, pieno di buche e di toppe qua e là. Su questa strada di campagna non passa la Milano-S.Remo come sulla provinciale che attraversa il paese, che viene tirata a lustro ogni fine marzo. Qui le macchine sono scarse, forse sono più frequenti i trattori.

La piccola chiesa ha le campane a festa. Dalle case profumi di sughi e di arrosti. Anche io fra poco sarò ai fornelli a preparare il pranzo della domenica.
E mi verrà bene! Perché questa corsa di prima mattina mi ha reso felice, e quando dentro si sta bene tutto funziona meglio!

 

Di Elisabetta Iurilli