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11^ Maratona Internazionale Ravenna Città d’Arte, premiata nonostante il diluvio da quasi 3.000 concorrenti.

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Kipkering

La passerella trionfale sui km 21,097 da parte dell’azzurro Denis Curzi ha lanciato in orbita questa mattina la 11^ Maratona Internazionale Ravenna Città d’Arte, premiata nonostante il diluvio da quasi 3.000 concorrenti. Sulla doppia distanza, alla fine l’esperienza accumulata in oltre 20 maratone in carriera da Philemon Kipkering (con una percentuale di successi incredibile) ha avuto la meglio sull’appena 25enne Vincent Kipchirchir.

Le tensostrutture all’esterno non hanno fornito l’ospitalità adeguata agli oltre 850 agonisti iscritti tra 42 e 21 km, quindi dal prossimo anno la manifestazione tornerà all’interno del Pala De Andrè, anticipando alla prima domenica di novembre, in concomitanza è vero della Maratona di New York, ma non con la Fiera Giovin Bacco, che per i prossimi 5 anni si svolgerà alla seconda.

Tornando alla prova sui 42 km la prima metà all’interno del centro storico aveva lanciato in orbita Kipchirchir, che era riuscito a guadagnare un minuto sull’altro 32enne keniano allo split di metà gara, cronometrato in 1.07’59”. Il resto della pattuglia viaggiava ad anni luce. Da Punta Marina a Marina di Ravenna il distacco si dilatava sino a 2’45”, ma poco dopo il 32° km il battistrada si arrendeva all’incuria del tempo, lasciando a Kipkering l’incombenza di gestire le residue forze per tagliare vittorioso il traguardo bizantino una seconda volta.

La gioia del simpatico papà di 4 figli al taglio del filo di lana, in 2.26’33”, si mischiava all’amarezza nel dichiarare che dopo il 2010 attaccherà le scarpe al chiodo. Con lui sul podio due outsider all’esordio: il bresciano Massardi (ad 11’45”) ed il triestino Pitteri (a 14’11”), seguiti da Cardelli a (a 16’29”), Raggi (a 17’24”) ed il primo romagnolo, Alberto Ricci in 2’45’47”. Le quasi 50 primavere non hanno pesato nella testa e nel fisico di Ida Surbek, che per imporsi nuovamente fra le donne dopo il 2000, l’ha messa giù dura, correndo la prima metà al passo di 4’06” (1.26’36”). Poi la slovena ha dovuto rintuzzare la rimonta della laziale Alessandra Scaccia, la quale però ha ammesso di non aver mai visto neppure in lontananza la leader. Risultato: dodicesima assoluta la Surbek in un dignitoso 2.56’01”, con un margine di 1’22”. Casualmente con le due protagoniste sono giunti gli altri romagnoli Castagnoli (2.56’08”) e Di Giorgio (2.57’07”). Sul gradino basso del podio è salita la reggiana Alfieri (3.02’12”), come in marzo alla Valli e Pinete sulle stesse strade, seguita a 2’12” e 2’18”, dalle venete Borzani e Conti. Decima la forlivese Aurora Placci (3.15’09”). Nelle handybike ha vinto lo svizzero Markus Freda (1.37’38”).

Si sono fatti il regalo di nozze (previsto per il prossimo giugno) i ravennati Ivano Folli e Franca Costetti, chiudendo a braccetto rispettivamente la numero 200 e 100, ma se si contano i parenti di lei, Maria Luisa e papà Vittorio, ed Enrico Vedilei, è una famiglia da quasi 900!

Di prima mattina Curzi aveva testato la propria forma in vista della Firenze Marathon, aggiudicandosi la 3^ Yoga Half Marathon. “Viste le condizioni atmosferiche – ha dichiarato il carabiniere – il mio 1.06’14” è eccellente, se si tiene conto che ho dovuto correre in testa da solo (i due keniani non hanno retto il ritmo) su un fondo viscido con tanti cambi di direzione. In condizioni ottimali ritengo si potesse correre anche in un minuto in meno, ma esco convito da questa prestazione.”

Il primo dei terrestri è il marocchino Lyazali (1.10’46”), che ha vinto la concorrenza di Ghiraldini, Verardo e Cavalli. Le sorelle riminesi Borghini invece si alternano nelle domeniche di gloria. Sette giorni fa era toccato a Fausta dominare il Giro dei Gessi, oggi la più conclamata Gigliola ha messo il suo sigillo con il tempo di 1.28’59”, davanti all’altra romagnola Graffiedi (a 1’08”) e alla bolognese Bianchini (a 5’25”).

A corollario, 65 under 15 hanno dato vita alla prova del Gp Promesse di Romagna, mentre ieri 500 alunni hanno preso parte in città alla Passeggiata ai Monumenti.