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La sfida keniana tra gli uomini, la speranza italiana tra le donne. 

Sabato 20 all’Holiday Inn West Rome, è stato ufficialmente alzato il sipario sulla gara, con la presentazione dei migliori atleti. A fare gli onori di casa, oltre al presidente della Maratona di Roma Enrico Castrucci, anche Najib Balalal, ministro del Turismo del Kenya. L’onorevole Balalal ha ricordato che nella gara di domenica ci saranno in gara 29 atleti keniani.

“Grazie per averci invitato a questa maratona così importante e prestigiosa – ha detto il ministro – Il nostro paese intende promuovere la sua immagine nel mondo e sono convinto che domani vincerà un keniano!”. Altrimenti il rappresentante del governo ha promesso un pacchetto turistico di una decina di giorni per il vincitore. “La maratona si conferma uno strumento per l’integrazione tra i popoli”, ha sottolineato il presidente Castrucci. Ha portato il suo saluto il presidente della Commissione Sport del Comune di Roma Federico Mollicone.

Successivamente sono stati presentati gli atleti, a partire dalla “nonna volante” Betty Jean McHugh, che a 82 anni punta a migliorare l’ennesimo record della propria categoria. Il pubblico italiano aspetta Anna Incerti (pettorale numero F1, primato personale 2h27’42” vincendo a Milano lo scorso novembre). La 28enne di Bagheria (Palermo) arriva forte dell’1h09’24” ottenuto tre settimane fa alla Roma-Ostia. “Sono in ottime condizioni, vincere sarebbe un sogno, ma ci sono anche le avversarie”, dice lei. Correrà affiancata da ben tre lepri: Giorgio Calcaterra, Pietro Colnaghi e Angelo Iannelli.

Le rivali più ostiche saranno soprattutto la keniana Lenah Cheruiyot (F3, PB 2h26’00”), già 4° nel 2007, e le atlete dell’Est. La russa Larissa Zousko (F4, PB 2h26’26”) è arrivata due volte 2° a Roma, nel 2006 e nel 2008, mentre le sue connazionali Albina Ivanova (F5, PB 2h25’35”) e Viktoriya Klimina (F10, PB 2h28’30”) ritornano dopo quasi due anni di assenza dai 42,195 km per motivi diversi: la prima è infatti diventata mamma nel 2007, la seconda si è ripresa da problemi di salute ed è pronta a migliorarsi. Un’incognita è invece l’altra russa Yelena Sokolova (F15), che è all’esordio ma ha chiesto un passaggio per correre sotto le 2h26’. I colori azzurri saranno rappresentati anche dalla 37enne marchigiana Marcella Mancini (F6, PB 2h33’17”).

Come al solito saranno invece numerosissimi i candidati alla vittoria tra gli uomini. Il principale favorito è Paul Kirui (1, PB 2h06’44”), già campione mondiale della mezza maratona nel 2004 e capace di correre le sue ultime sei maratone sempre sotto le 2h10’. “Sto bene, l’obiettivo è vincere ed eventualmente correre anche forte”, spiega. I rivali principali saranno tutti dal suo paese: da Hosea Rotich (3, PB 2h07’24”) a Philip Manyim (6, PB 2h07’41”), 2° nel 2005; da Francis Kiprop (8, PB 2h08’30”) a Philip Sanga (12, PB 2h10’02”) e Henry Kapkyai (13, PB 2h10’16”), il 2° e 3° dell’edizione 2008. Il vicecampione mondiale 2005, il tanzaniano Christopher Isegwe (7, PB 2h10’21”), spera di ritornare ai suoi livelli dopo anni costellati di infortuni. Un’incognita è invece il cinese Han Gang (2, PB 2h08’56”).

Ritorna a Roma anche Richard Whitehead (42, PB 3h14’00”), atleta britannico doppio amputato, che dopo il sorprendente tempo di 3h39’ dell’anno scorso punta addirittura al muro delle tre ore.