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Ospiti eccezionali al Gala dell'Ultramaratona della Lupatotissima.

lupatotissima 09

Sabato pomeriggio 26 settembre, in pieno svolgimento della Lupatotissima, saranno premiati alcuni grandi protagonisti del passato dell'Ultramaratona Italiana ed in particolare della 24 ore. Per questo motivo il GSD Mombocar "Argenta - Riso San Marco" in collaborazione con la Iuta ha allestito un'altra edizione del Gala dell'Ultramaratona, intitolandolo questa volta "I Pionieri della 24 ore". Ideatore e coordinatore dell'iniziativa questa volta è...

...il trentino Franco Bini, che attualmente ricopre l'incarico di promoter regionale della Iuta (per la Regione Trentino) al fianco ovviamente dello staff Mombocar.

La cerimonia inizierà alle ore 18.00 e sarà presentata dallo speaker esperto di Ultramaratona Fabio Rossi.

Sono stati invitati i protagonisti della specialità degli anni 70-80, periodo nel quale la 24 ore era interpretata soprattutto come prestazione solitaria. Con questa impostazione vennero conseguite le prime migliori prestazioni italiane sia di corsa, sia di marcia.

Tra i protagonisti di quel periodo, potremo rivedere ad esempio Carmelo Andreatta (classe 1923), primatista italiano nel 1974 all'età di 51 anni, quando raggiunse la distanza di 226,551 km sulla pista del Campo Scuola di Trento, che gli consentì di battere appunto la miglior prestazione italiana conseguita solamente 15 giorni prima da un altro ospite di cui parleremo più avanti (Claudio Sterpin).

Un altro protagonista importante della storia della 24 ore è stato senz'altro il livornese Andrea Morelli, che nel 1974 migliorò il primato italiano con 222,400 km sulla pista del Campo XXV Aprile di Milano. Morelli si mise in luce nei due anni seguenti anche nella 100 km, riportando la miglior prestazione italiana e mondiale su pista con 7h09'08" nel 1976 allo stadio comunale di Livorno.

Un'altra pietra miliare presente al Gala sarà sicuramente il friulano Lino Dalmazi (classe 1933), protagonista nella marcia di lunga distanza, autore di una grande prestazione di 211,008 a San Vito al Tagliamento nel marzo del 1982.

Questo primato italiano della marcia fu superato due mesi dopo (maggio 1982) da un altro ospite del Gala, un altro grande atleta della storia dell'Ultramaratona italiana e mondiale, il triestino Claudio Sterpin (classe 1939), che percorse infatti 215,143 km sulla pista di Muggia (TS). Dalmazi e Sterpin, amici e rivali, si alternarono per anni al comando delle graduatorie della marcia. Sterpin si portò addirittura nel 1986 alla miglior prestazione mondiale delle 24 ore di marcia, riportando la memorabile distanza di 216,621 km all'Arena Civica di Milano nell'ottobre del 1986. In verità Sterpin si era specializzato nella marcia, dopo aver già dimostrato alla grande nelle gare di corsa di che stoffa fosse, conseguendo nel settembre del 1974 la miglior prestazione italiana di corsa della 24 ore con 224,270 km sulla pista del Campo XXV Aprile di Milano, prestazione che fu poi battuta, come detto pocanzi da Andreatta.

Un altro attesissimo ospite sarà il bergamasco Rino Lavelli (classe 1928), uno dei più forti maratoneti italiani dal 1953 al 1965. In questo periodo vestì anche per otto volte la maglia azzurra e vinse più titoli italiani nei 5.000, nei 10.000 e maratonina. Lavelli ebbe il privilegio di essere convocato e partecipare alle Olimpiadi di Melbourne 1956 nella maratona. Lavelli fu poi protagonista anche di alcuni tentativi solitari sulla 24 ore. Il primo di questi tentativi gli consentì di migliorare il primato italiano nel 1970 sulla pista di Bergamo con 197,899 km. Dal 1971 al 1976 il suo primato fu migliorato da altri atleti per ben 9 volte, ma nell'ottobre del 1976, all'età di 48 anni, Lavelli volle riprovarci ancora e riuscì a riprendersi il primato italiano sempre sulla pista di Bergamo con un eccezionale 242,347 km.

Le imprese nella 24 ore di Rino Lavelli si sono intrecciate con quelle di un altro grande bergamasco, Adriano Picinali (classe 1944), che conquistò più volte lo scettro di primatista nell'aprile 1973 (218,416 km), poi nell'aprile 1976 (235,087 km) ed infine nel novembre 1977 con 248,918 km, distanza che tuttora rappresenta la miglior prestazione italiana nella specialità delle 24 ore svoltesi su pista.
Ricordiamo infatti che questa distanza è stata poi superata solo nel recente passato dal toscano Sergio Orsi con 249,876 km, però in una gara su strada.

L'unica protagonista in campo femminile dal 1987 ai primi anni 90 è stata in modo indiscusso la trentina Maria Teresa Nardin, protagonista non solo in Italia, ma anche all'estero con più partecipazioni alla Coppa Europa di specialità. I suoi primati italiani su strada e su pista non si contano. La sua escalation iniziata nel 1987 con 175,825 km sulla pista di casa di Trento, ha avuto il suo apice nel 1991 in Francia sulla pista di Arcueil dove percorse 211,080 km, prestazione che le valse il 3° posto femminile e 14° assoluto (su 68 concorrenti) nella gara valida per la Coppa Europa, ma anche l'undicesima miglior prestazione mondiale all time e naturalmente il primato italiano migliorato per la quarta volta in pista. La Nardin detiene tuttora la MPI della 6 giorni su pista con 505,248 km (nel 2004 ad ERKRATH in Germania) e della 48 ore indoor e assoluta con 305,830 km (nel 2003 a Brno) e di tutte le altre specialità indoor (dai 50 km appunto alle 48 ore).

 

 

Ospiti eccezionali al Gala dell’Ultramaratona della Lupatotissima