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Sono stati ben 400 gli atleti che hanno risposto al richiamo del Crus Ottica Guerra Pedersano per celebrare il ventesimo compleanno de La Lagarina - Maratonina della Pace

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E' ancora l'Africa a dominare il panorama della corsa prolungata, ma l'Europa la tiene a tiro. A rappresentare la forza del Continente Nero nella 20ima edizione della La Lagarina ci hanno pensato il ventunenne keniano Joel Kimurer Kemboi e la ventenne etiope Selam Alabachew, prim'attori giovani ma autorevoli di una prova che ha visto sulle loro tracce i più esperti europei, il "Piccolo Principe" ucraino Vasyl Matviychuk e la lodigiana dell'Esercito Vincenza Sicari.

 

Tanto il talento dell'est, quanto l'azzurra si sono dovuti arrendere ai rispettivi avversari per una manciata di secondi, al termine di una prova come sempre intensa e spettacolare, come garantisce un percorso nervoso ed a tratti notevolmente tecnico come quello disegnato dal Crus Ottica Guerra Pedersano sulle strade della Destra Adige.

La prova maschile è vissuta proprio sul monologo di Kemboi, partito in fuga solitaria sin dal quinto chilometro per essere raggiunto solo dopo il traguardo (tempo finale 1:04'37) da un Matviychuk partito con cautela e protagonista nella seconda parte di gara di una poderosa rimonta, conclusasi a quindici secondi dal vincitore. Terza piazza per il quotato marocchino Hakim Radouan con gli altri africani (tra cui Kipketer e ZAkayo Biwott) a monopolizzare sette delle prime otto posizioni. Nono posto per l'emiliano della Corradini Rubiera Gianluca Passetto, seguito a ruota dal primo trentino di giornata, il perginese Gil Pintarelli (GS Valsugana), giunto al traguardo in un tempo appena inferiore all'ora e 9 minuti.

Gara di coppia invece per Vincenza Sicari e la Alabachew: l'azzurra ha voluto tornare a tutti i costi sulle strade che dodici mesi fa diedero il via alla sua rincorsa alla maratona di Pechino ed in cuor suo cullava il sogno del bis, considerata anche l'assenza dell'ultima ora dell'attesa keniana Silvia Kybet. Ma dopo 18 chilometri trascorsi quasi a braccetto, un piccolo passaggio a vuoto della trentenne di Lodi ha dato il la all'allungo della ragazza etiope, capace di chiudere la fatica nel tempo di 1:13"09, mentre la Sicari coglieva la seconda piazza in 1:13'30. Terza, ma decisamente staccata, la marocchina Khadisja Arafi.

Sono stati ben 400 gli atleti che hanno risposto al richiamo del Crus Ottica Guerra Pedersano per celebrare il ventesimo compleanno de La Lagarina - Maratonina della Pace, a cui si aggiungono gli oltre 200 protagonisti della Minilagarina, la marcia non competitiva contigua alla manifestazione internazionale che ha visto come gradito ospite anche il presidente del Coni provinciale Giorgio Torgler. Ed ora l'attenzione di tutto il Crus Pedersano si sposta sul prossimo concerto dei Nomadi che sabato 28 marzo torneranno ad animare la serata di Villa Lagarina.


LA GARA NEI DETTAGLI

Una bellissima giornata di sole e apparentemente senza aria, almeno all'inizio, hanno caratterizzato la giornata dedicata alla ventesima edizione de LA LAGARINA ed alla MINILAGARINA non competitiva di 10 km aperta a tutti. Condizioni ideali per cercare una prestazione importante sulle strade della destra Adige.

La Gara Maschile

I migliori formano subito un gruppetto di 5 atleti che procede a ritmo crociera fino al sesto km con passaggi di 3'05, 3'08 a km. Però si vede subito che Joel Kimurer scalpita non poco ed ogni tanto prova ad allungare ma preferisce stare con i kenioti Serem Philimon e Biwott Zakaio ed i marocchini Hakim Radouan, Lahcen Mokrayi mentre dietro un trio formato dal tunisino Raphael Tahari il marocchino Khalid En Guady ed il favorito, l'ucraino Vasil Matviychuk sembrano destinati alle posizioni di rincalzo almeno una quarantina di secondi dietro.

Poco dopo il sesto Km Joel Kimurer lascia la compagnia mentre dietro Matviychuk si sveglia ed inizia una progressione imponente ed inizia il duello. Qualche km dopo Vasyl passa in tromba il quartetto compatto dei secondi ed inizia l'inseguimento e già al 12esimo arriva a 10", i 4 inseguitori si sfaldano con Zakaio che cede netto mentre risale anche En Guady.

La gara vive sul duello di testa, ma ogni volta che Vasyl aumenta, (arriva fino a 6 secondi dalla vetta al sedicesimo Km) anche Joel, che sembrava in difficoltà, incrementa e non lascia avvicinare il rivale controllando bene di non essere raggiunto. I saliscendi finali attesi per la verifica finale confermano l'impressione e l'inseguitore si distanzia lasciando il successo sicuro al Keniano più veloce del lotto con un tempo da gara tattica: 1h 04'39" 20 secondi dopo arriva l'Ucraino.

In terza posizione si conferma Radouan seguito la conterraneo Mokrayied un provato Serem. Il primo Italiano è l'esperto veronese Gianluca Pasetto che completa il percorso in 1h07'33" poco più di un minuto prima del Trentino Gil Pintarelli, vincitore del trofeo Groupama davanti a Deromedi ed un controllato Riccardo Baggia che ha pensato più ai campionati Europei Master di Cross (fra 5 giorni) che ad una "mezza" come Lui sa fare. Fra i nostri un Postinghel Fabrizio dignitoso ma ancora in ritardo di preparazione. Tenace ma un po in difficoltà Giuliano Bressan mentre Marco Capelli coglie un personale che non lo soddisfa a pieno, sarà per un'altra volta.

 

La gara Femminile

E' vissuta sulla "passerella" delle favorite, la vincitrice 2008 Vincenza Sicari e la giovane debuttante etiope Alebachew Abereselam a braccetto per 20km. Più volte Vincenza ha tentato d'incrementare il ritmo cercando di mettere in difficoltà la rivale, che però rimaneva sempre passiva a ruota. Anche quando qualche atleta maschio del gruppo ha provato a aiutare l'italiana nulla da fare ed a un km dalla fine Abereselam ha allungato verso una vittoria solitaria completando il percorso in un ottimo 1h13'09, venti secondi davanti alla romana. Dietro di loro non ha avuto difficoltà per la terza posizione la marocchina Arafi Kadijsa che si conferma sui suoi tempi, per Lei 1h16'55, più o meno come le sue ultime uscite.

 fonte:  www.cruspedersano.it